Passa dal carcere all’affidamento in prova Antonio Corrado, imputato nel processo “Anteo”. Lo ha deciso il Tribunale di sorveglianza di Catanzaro, che ha accolto l’istanza dell’avvocato difensore Giovanni Russomanno, tenuto conto del comportamento corretto durante il periodo di detenzione, dove “ha partecipato alle attività offerte dalla struttura relazionandosi adeguatamente con gli operatori penitenziari e compagni di detenzione” e preso atto che dal carteggio della polizia non emerge che l’imputato appartenga ad organizzazioni criminali. “L’imputato -si legge nel provvedimento- ha riconosciuto di aver sbagliato e di non aver pesato la gravità del reato commesso, non negando le sue colpe” e anche per questo il Tribunale ha acconsentito al reinserimento socio-lavorativo dello stesso disponendo una misura alternativa restrittiva rispetto al carcere.