Appalti Crotone, sindaco indagato: “Dimissioni irrevocabili”

Dimissioni sindaco Crotone

“La decisione che ho assunto è sicuramente dura e sofferta, ma assolutamente irrevocabile”. Quando mancano solo ventiquattr’ore alla scadenza del termine concesso dalla legge per un eventuale ripensamento, il sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, conferma la decisione, assunta il 13 novembre scorso, di dimettersi dalla carica.

Precisando che la vicenda giudiziaria che lo vede indagato con l’accusa di abuso d’ufficio e turbativa d’asta insieme a un assessore e ad alcuni funzionari comunali per la vicenda della piscina olipionica, “è stata soltanto un elemento di ulteriore riflessione per una decisione già maturata da tempo”. Incontrando i cronisti per spiegare il motivo della sue dimissioni, Pugliese ha  sottolineato, infatti, che “l’incrinatura, in questa esperienza politica, c’era già da tempo”. Una incrinatura addebitata alla coalizione di maggioranza, la Prossima Crotone che fa capo a Enzo e Flora Sculco, che sosteneva la sua amministrazione: “il continuo e costante sconfinamento tra ruoli e funzioni degli esponenti principali della parte politica che mi ha sostenuto – afferma Pugliese – è la causa della crepa”.

Precisando che la vicenda giudiziaria che lo vede indagato con l’accusa di abuso d’ufficio e turbativa d’asta insieme a un assessore e ad alcuni funzionari comunali per la vicenda della piscina olipionica, “è stata soltanto un elemento di ulteriore riflessione per una decisione già maturata da tempo”. Incontrando i cronisti per spiegare il motivo della sue dimissioni, Pugliese ha  sottolineato, infatti, che “l’incrinatura, in questa esperienza politica, c’era già da tempo”. Una incrinatura addebitata alla coalizione di maggioranza, la Prossima Crotone che fa capo a Enzo e Flora Sculco, che sosteneva la sua amministrazione: “il continuo e costante sconfinamento tra ruoli e funzioni degli esponenti principali della parte politica che mi ha sostenuto – afferma Pugliese – è la causa della crepa”.

Situazione che l’ormai ex sindaco aveva già denunciato nel recente passato “volendo evidenziare – ha spiegato –  una situazione ai limiti della tollerabilità”. La distanza tra il primo cittadino e la sua parte politica è peraltro testimoniata dal “silenzio assordante di questi ultimi tempi. Un silenzio, che tra l’altro, ha accompagnato anche l’azione amministrativa soprattutto negli ultimi tempi. Non ricordo -dice Pugliese con evidente riferimento all’impegno elettorale della consigliera regionale Flora Sculco – un comunicato, una presa di posizione, una ripresa pubblica delle tantissime attività che la mia amministrazione ha portato avanti o anche solo a difesa degli attacchi portati al sindaco. Possibile non ci sia stato, da una parte politica che si professa classe dirigente, non dico un atto di solidarietà ma una riflessione su quanto avvenuto? La priorità e l’urgenza, evidentemente, sono la campagna elettorale per le elezioni regionali. Crotone, i suoi cittadini ed il suo sindaco possono aspettare, vengono dopo. Tre anni e mezzo di amministrazione non si buttano nel cestino liquidando tutto pensando già alla prossima campagna elettorale”.

A proposito del lavoro svolto in questi tre anni e mezzo di mandato, il sindaco dimissionario ha ricordato “la bonifica delle ex aree industriali, dieci anni di lavori e di lavoro per la città di Crotone, dopo vent’anni di inutili chiacchiere porta la firma del sindaco Pugliese”. E ancora l’aeroporto (“quando ci siamo insediati  – ha ricordato  – era chiuso. Non solo ne abbiamo consentito la riapertura ma gettato le basi per il suo futuro”) e il  porto: “Abbiamo definito  – ha detto – un progetto condiviso con gli enti preposti ed inviato ad Invitalia per il suo finanziamento oltre ad aver previsto una linea di navigazione per collegare Crotone alla Grecia”. Quindi, ha detto Pugliese incalzando anche le opposizioni , “quando qualcuno parla di esperienza fallimentare, si faccia prima un esame di coscienza e poi guardi a agli ultimi vent’anni di amministrazione cittadina. Qualche partito, che solo oggi prende le distanze, dovrebbe fare una analisi attenta delle proprie responsabilità così come qualche suo esponente che ha diretta gestione della cosa pubblica. L’opposizione, che solo in queste ore sembra essere presa da frenesia comunicativa, farebbe bene a parlare di ciò che ha fatto in questi anni e non a scaricare responsabilità sul sottoscritto che ha avuto l’ingrato compito di ripartire non da zero ma da sottozero”.

Pugliese ha quindi ammesso anche alcuni errori come quelli relativi alla gestione della società partecipate “che non hanno dato i risultati che la città si aspettava” evidente riferimento alla società in house Akrea che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti; o come quelli relativi alla scelta, che gli sarebbe stata imposta, di alcuni assessori: “Debbo constatare – dice – che qualche indicazione arrivata dalla parte politica non è stata felice”. Da ultimo Pugliese non sembra escludere un suo coinvolgimento nelle future scelte politiche laddove si dice pronto a dare il suo contributo di esperienza. “Così come darò – ha aggiunto – in ogni sede ed in ogni occasione, nel corso di questi mesi che porteranno alla definizione di un nuovo governo della città, il mio contributo a chi sarà disponibile al dialogo”. Sopprattutto, avverte Pugliese, “non consentirò che si faccia campagna elettorale dando la croce al sottoscritto. Se si dovesse verificare risponderò nel merito a tutti… e ne ho per tutti. Vedete, senza voler essere blasfemo ma solo per fare un riferimento cristiano, io ho portato la Croce, ma vi ricordo che chi è andato sulla Croce era innocente. I traditori erano altri”.

Redazione Calabria 7

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