Il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Anna Chiara Reale nominerà il prossimo 22 marzo, come consulenti tecnici, quattro specialisti in informatica e telecomunicazioni per dar luogo agli accertamenti tecnici non ripetibili, (analisi dei dispositivi informatici usati dagli indagati) nell’ambito dell’inchiesta sulle forniture di beni e servizi nel settore sanitario, che ha portato gli uomini della Guardia dai finanza a notificare lo scorso 9 marzo un decreto di sequestro nei confronti di 23 indagati, dando luogo ad una serie di perquisizioni all’interno degli uffici amministrativi e le aziende ospedaliere del Pugliese-Ciaccio, del Mater Domini e dell’Università Magna Graecia del capoluogo calabrese.Si tratta degli ingegneri Lorenzo Laurato, Fausto Colosimo, Pietro Izzo e Fabiano Querceto. Per ragioni di sicurezza legate all’emergenza Coronavirus, gli accertamenti saranno scaglionati in più giorni, inizieranno il 22 e si concluderanno il 26 marzo.
I nomi dei 23 indagati
I nomi dei 23 indagati
Sotto inchiesta Roberta Facca, 46 anni, Cesate (Milano)Rita Carlotta Santoro, 63 anni, di Cosenza;Vittoria Celi, 55 anni, di Catanzaro; Umberto Tranchè, 42 anni, di Catanzaro; Ida Ricci, 58 anni, di Cosenza; Cristina Rebaudengo, 45 anni, di Asti; Daniela Giuseppina Maria Grazia Madesan, 25 anni, di Settimio Milanese; Pasquale Granata, 41 anni, di Cosenza; Pasquale Bove, 61 anni, di Conca della Campania (Ce); Paolo Capobianco, 49 anni, di Napoli; Nicola Antonio Arena, 61 anni, di Serra San Bruno; Giuseppe Lucio Cascini, 49 anni, di Napoli; Anna Curcio, 66 anni, di Catanzaro; Pietro Gangemi, 68 anni, di Roccella Jonica; Michelina Graziano, 45 anni, Germania; Domenico Laganà, 58 anni, di Reggio Calabria; Giuseppe Marrara, 48 anni, di Milano; Vincenzo Militano, 40 anni, di Polistena; Ciro Oliviero, 58 anni, di Catanzaro; Paolo Puntieri, 57 anni, di Soverato; Umberto Sabatini, 61 anni, di Roma; Paolino Simio, 65 anni, di Catanzaro e Luigi Materese, 58 anni di Catanzaro.
Le indagini e le accuse
Nei confronti degli indagati si ipotizzano a vario titolo i reati di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. L’indagine riguarda, alcune procedure amministrative indette dalle Aziende ospedaliere e dall’Ateneo catanzarese per l’approvvigionamento di attrezzature sanitarie (fra cui sistemi di medicina nucleare e macchinari di diagnostica per immagini), per i servizi di laboratorio analisi e per il reclutamento di personale sanitario nei due nosocomi. (g.p.)