La Abramo Customer Care è pronta a licenziamenti di massa. La perdita della commessa Roma Capitale rischia di avere un impatto pesantissimo per i 107 dipendenti del colosso delle telecomunicazioni calabrese, per quanto riguarda la sede di Crotone. Il bando di gara per il nuovo affidamento del servizio è stato vinto dal Consorzio Leonardo verso cui la Abramo Customer Care aveva presentato anche ricorso, perdendo.
Wanda Ferro chiede tavolo tecnico
“Aprire un tavolo tecnico presso il ministero del Lavoro per occuparsi del destino di 107 lavoratori del sito industriale di Crotone della società ‘Abramo Customer Care’, impegnati nella gestione della commessa ‘Roma Capitale’ aggiudicata alla società di servizi ‘Consorzio Leonardo’. Essendo stato comunicato l’avvio della procedura di licenziamento, è necessario assicurarsi che il nuovo appaltatore applichi le clausole sociali, assorbendo i lavoratori che hanno lavorato in questi anni alla commessa e mantenendo l’attività a Crotone, nel rispetto del criterio di territorialità”. È quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che spiega: “Ancor di più in un momento di crisi come questo del post-covid, deve essere prioritario salvaguardare più di cento posti di lavoro, che questa parte del territorio calabrese non può permettersi di perdere. Per questo chiediamo che il governo attivi immediatamente un tavolo di crisi che coinvolga le aziende e i sindacati”.
Flora Sculco chiede l’intervento di Orsomarso
“Si è concretizzato quest’oggi con l’invio delle lettere di licenziamento l’ennesimo colpo alla città. 107 famiglie che da oggi devono confrontarsi con il dramma della perdita del lavoro. 107 persone che con professionalità, responsabilità e dedizione in questi anni hanno lavorato all’Abramo Customer Care, e che oggi sono tagliate fuori”. È quanto afferma l’onorevole Flora Sculco che continua: “Contatterò immediatamente l’assessore regionale al Lavoro Orsomarso affinché si attivi, e la Regione Calabria si faccia sentire a Roma al ministero”. “Il silenzio – conclude – complice della deputazione parlamentare del territorio,
soprattutto di quei rappresentanti che siedono tra i banchi della maggioranza, non è accettabile. Se ci sono che battano un colpo”.