Il mondo della cultura e dello spettacolo calabrese si è mobilitato per chiedere alle istituzioni di ascoltare la loro voce.
Il decreto del governo Conte ha permesso, da oggi, la ripresa di molte attività culturali ma, fanno notare gli operatori che aderiscono al movimento Approdi Lavoratrici e lavoratori della cultura e dello spettacolo che in Calabria recepisce le istanze dei vari coordinamenti nazionali, molte di queste resteranno immobili perché private delle forze per ripartire.
Il decreto del governo Conte ha permesso, da oggi, la ripresa di molte attività culturali ma, fanno notare gli operatori che aderiscono al movimento Approdi Lavoratrici e lavoratori della cultura e dello spettacolo che in Calabria recepisce le istanze dei vari coordinamenti nazionali, molte di queste resteranno immobili perché private delle forze per ripartire.
Artiste, artisti, tecnici e tutte le persone che ruotano attorno alla cultura e agli spettacoli nella nostra regione hanno dato vito ad una protesta social in cui denunciano la “falsa partenza” di questa fase.
La protesta di Approdi
L’appello che Approdi rivolge «a tutte le lavoratrici ed i lavoratori della cultura e dello spettacolo calabresi», spiega che «Lunedì 15 giugno avrebbero dovuto riaprire tutti i luoghi di cultura, purtroppo in realtà si tratterà di una #FalsaPartenza vista la mancanza di sostegno concreto per chi lavora in questi luoghi e li rende vivi, e la sostanziale impossibilità, soprattutto per le realtà più fragili e indipendenti, di attenersi ai dettami del protocollo in vigore».
Gli aderenti di Approdi Lavoratrici e lavoratori della cultura e dello spettacolo spiegano di voler rendere «visibile questa menzogna».
Come? Scattando una foto, da mettere poi sui social, «davanti ad un teatro o un luogo di cultura della tua città; aggiungingendo l’hashtag #FalsaRipartenza e #convocatecidalvivo eventualmente insieme ad un tuo pensiero sul tuo lavoro e sul suo senso».
La protesta si completa condividendo «l’immagine sui social (tra le ore 14 e le 20), taggando Approdi Lavoratrici e lavoratori della cultura e dello spettacolo» e diffondendo la voce».
Le foto in Rete
E diffusione c’è stata. Tanti sono gli artisti calabresi e gli operatori del settore cultura e spettacolo che stanno condividendo la protesta attraverso le proprie foto.
Dalle compagnie teatrali come Libero Teatro, Maruca, agli attori e registi come ad esempio Ernesto Orrico, Manolo Muoio e molti altri passando per i danzatori, i fotografi di professione e artisti dell’immagine (la foto di copertina è scattata da Claudio Valerio).
La protesta di Approdi è semplice ed efficace e ci lancia un grido d’allarme di chi contribuisce alla nostra formazione emotiva: gli artisti e tutti coloro che permettono a cultura e spettacolo di vivere.
fr. cang.