Archeologia, alla scoperta dell’uomo neolitico dell’Aspromonte

Le ultime scoperte e gli studi effettuati consentono di retrodatare la presenza umana nell’Aspromonte Geopark a circa 10.000 anni fa
primum praesidium fit in montibus

“Alla scoperta dell’uomo neolitico dell’Aspromonte” è il nuovo progetto di didattica ambientale promosso dall’Ente Parco e rivolto agli alunni della scuola elementare a partire dal terzo anno, fino ai ragazzi delle scuole medie inferiori. Nei centri-visita di Gerace, San Giorgio Morgeto e Bova, gli studenti verranno accompagnati alla scoperta dell’uomo del neolitico. Attraverso la realizzazione dei laboratori studieranno, inoltre, quale fosse la vita di quanti abitavano il meraviglioso massiccio montuoso calabrese in quel periodo, anche in considerazione delle ultime scoperte e gli studi effettuati, che consentono di retrodatare la presenza umana nell’Aspromonte Geopark a circa 10.000 anni fa. All’interno delle strutture dell’Ente, nel corso delle loro esperienza, i ragazzi scopriranno il mondo lontano dell’età neolitica, non una semplice narrazione, ma una vera e propria conoscenza per ricostruire l’evoluzione dell’uomo che ha vissuto il territorio aspromontano. Attraverso l’utilizzo di reperti sperimentali preistorici, appositamente ricostruiti, sarà attrezzato un vero e proprio laboratorio didattico che verrà utilizzato per le attività in aula e in area esterna.

Didattica ambientale

Didattica ambientale

I laboratori si concentreranno sulla “scheggiatura della pietra”, la “lavorazione dell’argilla e la creazione di vasi e monili preistorici”, le “tecniche di accensione del fuoco”, “l’intreccio delle fibre vegetali” e il laboratorio sui graffiti arti parietali”. “Per rendere più completa ed efficiente la proposta di didattica ambientale – ha spiegato il presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte, Leo Autelitano – nei centri visita di Bova, Gerace e San Giorgio Morgeto, sarà allestito uno spazio museale dedicato alla preistoria, l’archeologia preistorica, è infatti l’ambito culturale-scientifico all’interno del quale si muove il percorso museale che vede l’esposizione di oggetti e strumenti che raccontano l’evoluzione dell’uomo preistorico. Il Parco Nazionale dell’Aspromonte è al momento l’unico Parco ad avere presso i suoi Centri visite dei laboratori di archeologia preistorica divulgativa e imitativa permanenti. È un progetto che richiama al passato della nostra terra – ha aggiunto Autelitano – che offrirà agli studenti la possibilità di conoscere e di apprendere, tramite esperienze dirette e di contatto, gli elementi naturali che appartengono al territorio e che hanno segnato l’evoluzione dal punto di vista geologico, della flora, della fauna e, anche, archeologico del territorio aspromontano”.

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