Arrestato candidato di Fratelli d’Italia a Palermo, le figlie: “Potete votare nostro padre”

L’aspirante consigliere comunale avrebbe incontrato un boss di Cosa Nostra e gli avrebbe chiesto il sostegno alle elezioni di domenica prossima

“Volevo comunicarvi che mio padre è ancora candidato al Consiglio comunale di Palermo e che Il 12 Giugno potete andare tutti a votarlo per dimostrare realmente che persona è e che non è come l’hanno definito. Papà siamo con te, ti vogliamo bene”. Lo scrivono su Facebook Giulia e Federica Lombardo le figlie di Francesco Lombardo candidato di FdI al Consiglio comunale arrestato insieme boss Vincenzo Vella, ieri, per scambio elettorale politico-mafioso.

“Sapete che persona è nostro padre però meglio rinfrescare le menti, noi non saremo mai e poi mai delle persone così per come avete presentato e definito lui, da sempre persone leali, buone e tutti gli aggettivi positivi che si possano attribuire, e la gente che ci conosce sa che siamo persone oneste – aggiungono – Nostro padre ha sempre lavorato in maniera onestà, sta a contatto con tantissime persone perché fa parte del suo lavoro ma ha sempre condiviso e lottato per avere un mondo pulito”. “Tutti i commenti visti fino ad ora si possono anche risparmiare perché si parla sempre senza sapere e conoscere ma basandosi su quel che si legge senza accertarsi se è verità o no come una massa di pecore. Mio padre e di conseguenza la mia famiglia è stata, è e sarà, sempre onesta, leale e sincera. Non affiancateci a qualcosa che non siamo e mai saremo. Prima di parlare e scrivere bisogna pensare e contare tante volte”, concludono.

“Sapete che persona è nostro padre però meglio rinfrescare le menti, noi non saremo mai e poi mai delle persone così per come avete presentato e definito lui, da sempre persone leali, buone e tutti gli aggettivi positivi che si possano attribuire, e la gente che ci conosce sa che siamo persone oneste – aggiungono – Nostro padre ha sempre lavorato in maniera onestà, sta a contatto con tantissime persone perché fa parte del suo lavoro ma ha sempre condiviso e lottato per avere un mondo pulito”. “Tutti i commenti visti fino ad ora si possono anche risparmiare perché si parla sempre senza sapere e conoscere ma basandosi su quel che si legge senza accertarsi se è verità o no come una massa di pecore. Mio padre e di conseguenza la mia famiglia è stata, è e sarà, sempre onesta, leale e sincera. Non affiancateci a qualcosa che non siamo e mai saremo. Prima di parlare e scrivere bisogna pensare e contare tante volte”, concludono.

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