Termina in Lombardia la fuga di un latitante calabrese. È stato arrestato lunedì in centro a Milano Giuseppe Nacci, 39 anni, latitante dal 2018 dopo essere stato condannato a 11 anni di reclusione per associazione per delinquere, bancarotta, violazione della legge fallimentare e tentata estorsione. A rintracciarlo in ufficio in corso Sempione dove esercitava di fatto attività imprenditoriale nel campo del commercio dei materiali metallici per un’azienda intestata a terzi sono stati i carabinieri della sezione Catturandi del nucleo investigativo di via della Moscova, guidati dal capitano Domenico Rana e diretti dal tenente colonnello Antonio Coppola, in un’indagine coordinata dal sostituto procuratore generale Maria Saracino. Amante del denaro, delle belle donne e delle auto di lusso, Nacci conduceva uno stile di vita sfarzoso, cui non aveva rinunciato anche in regime di latitanza, avendo accumulato ingenti capitali illeciti attraverso operazioni fraudolente nell’ambito di attività legate al commercio ed allo smaltimento di metalli. Inoltre il 39enne era stato arrestato nel 2011 nell’ambito dell’operazione Redux-Caposaldo contro la cosca di ‘ndrangheta dei Flachi per un episodio di tentata estorsione nella gestione di un locale notturno.