“Le vicende giudiziarie che hanno portato agli arresti domiciliari del Presidente del Consiglio Regionale, supportate da granitici riscontri probatori per così come emerge inequivocabilmente dalle narrazioni giornalistiche, pone un serio problema per la legittimità stessa dell’attuale compagine amministrativa del Comune di Catanzaro”.
Lo scrive, in una nota, Arturo Bova ex Presidente della Commissione regionale antindrangheta.
Lo scrive, in una nota, Arturo Bova ex Presidente della Commissione regionale antindrangheta.
“Credo sia quantomai opportuno – prosegue Bova – che il Sindaco rassegni le dimissioni prima che si possa giungere ad un probabile scioglimento per infiltrazioni mafiosi. Ricordo a tutti che in base all’art. 143 co.1 del Tuel, condizione dello scioglimento è l’esistenza di elementi «concreti, univoci e rilevanti» su collegamenti con la criminalità organizzata di tipo mafioso degli amministratori locali (sindaci, consiglieri comunali, componenti delle giunte comunali ) o su «forme di condizionamento degli stessi, tali da determinare un’alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi e da compromettere il buon andamento o l’imparzialità delle amministrazioni comunali e provinciali, incidendo negativamente sulla funzionalità dei servizi a queste affidati, oppure in grado di originare un «grave e perdurante pregiudizio per lo stato della sicurezza pubblica art. 143, co. 1 del Tuel).
“Non ho nessun motivo di dubitare della onestà di Sergio Abramo, persona che conosco da tanto tempo, sia pure solo in forma istituzionale, non avendo mai avuto alcuna frequentazione personale con lo stesso – rileva Bova. Ma sono proprio le dichiarazioni rese dallo stesso, le prese di distanza e la necessità di affrancarsi dall’operato amministrativo dell’ on. Tallini, che indirettamente confermano l’ineluttabilità di siffatta decisione”. E ancora: “Vi è consapevolezza negli Amministratori catanzaresi che la vicenda è grave e, giustamente, c’è la corsa allo smarcamento da possibili coinvolgimenti. Ma vi è anche consapevolezza, anche nell’ultimo dei cittadini catanzaresi e dell’intera Calabria, di quali siano le ramificazioni dell’apparato Talliniano in ogni settore della gestione pubblica catanzarese. A prescindere dalla stretta vicinanza di tanti Consiglieri di maggioranza, direttamente o “indirettamente” coinvolti nella struttura amministrativa regionale del Presidente del Consiglio, sappiamo bene quanto peso abbia l’on. Tallini nel funzionamento della macchina amministrativa-burocratica, oltre che nel timone politico.
Ma non è finita. “Abramo – continua Bova – è stato eletto dai catanzaresi per ben quattro volte Sindaco. Nessuno come lui, nessuno mai ha avuto una tale dimostrazione di stima. Compia un gesto di orgoglio e di affetto verso quel popolo che tanto gli ha dato. Sarebbe un bel segnale per risalire la china.
Convochi il Consiglio Comunale, gridi a voce alta la sua onestà, e chieda ai Consiglieri tutti di dimostrare al mondo intero che la tenzone politica e la necessità di salvaguardare un risultato elettorale, non può non lasciare il passo alla dignità di una intera Comunità locale e dell’intera Regione. Le opposizioni, dal canto loro, evitino ogni forma di strumentalizzazione. Abbiano la forza di concordare con la maggioranza un documento comune, non prestino il fianco alla bagarre che si è scatenata sui social e dimostrino per questa strada, che sono pronte ad assumere con maturità la guida della città capoluogo di regione”.