A causa della carenza di autisti del 118 dell’Asp di Cosenza, per circa dieci anni le due postazioni emergenziali di Lungro e Cariati sono state privatizzate.
Nei mesi scorsi, il commissario alla sanità calabrese, Saverio Cotticelli, aveva ottenuto dall’Asp di Cosenza l’assunzione, prevista dalle norme vigenti, di 16 autisti tramite scorrimento della relativa graduatoria. Malgrado l’intervento risoluto e corretto del commissario Cotticelli, in piena emergenza Covid e alle porte dell’estate ritorna il vecchio ostracismo burocratico dell’Asp cosentina, con la prospettiva dell’ennesima privatizzazione di postazioni del 118, sempre a causa della carenza di autisti del 118. Nello specifico il rischio è per:
Nei mesi scorsi, il commissario alla sanità calabrese, Saverio Cotticelli, aveva ottenuto dall’Asp di Cosenza l’assunzione, prevista dalle norme vigenti, di 16 autisti tramite scorrimento della relativa graduatoria. Malgrado l’intervento risoluto e corretto del commissario Cotticelli, in piena emergenza Covid e alle porte dell’estate ritorna il vecchio ostracismo burocratico dell’Asp cosentina, con la prospettiva dell’ennesima privatizzazione di postazioni del 118, sempre a causa della carenza di autisti del 118. Nello specifico il rischio è per:
La paventata di chiusura di queste due postazioni, malgrado le suddette dotazioni di organico, lascia alquanto perplessi gli operatori del settore. Questi ultimi si chiedono perché si vada verso la chiusura di postazioni pubbliche attive, invece che dar seguito allo scorrimento della graduatoria – come legge prevede – per assumere il personale mancante. Tale soluzione di privilegiare i privati sarebbe, ove attuata, assurda e censurabile in ogni sede consentita. Ricordiamo che l’Asp di Cosenza è sommersa dai debiti cumulati nel tempo. E’ sprofondata in un baratro economico gravissimo, tanto da ritrovarsi in default finanziario. Tutto ciò sembra non preoccupare i vertici aziendali, nonostante i recenti richiami della Corte dei conti. In questo momento delicato, tutte le istituzioni parlano di nuovi reclutamenti.
Peraltro nuovi fabbisogni aziendali già approvati. Ciononostante, di assunzioni a tempo indeterminato non si vede manco l’ombra. Scoperto il giochetto delle tre carte, dopo questa doglianza pubblica attendiamo celere riscontro da parte del commissario governativo Cotticelli, della presidente Santelli e della commissaria dell’Asp di Cosenza, Bettelini. La commissione parlamentare Antimafia e i Carabinieri del Nas verranno informatii dettagliatamente della situazione, alquanto contorta e poco chiara.