L’Asp di Cosenza sembrerebbe non abbia ancora provveduto ad eseguire i tamponi molecolari a Fuscaldo. Il sindaco Giacomo Middea ha quindi inteso sollecitare l’intervento del prefetto di Cosenza e del presidente della Regione Calabria. “Il sistema di monitoraggio, di assistenza e di tracciamento da parte dell’Azienda sanitaria provinciale – denuncia il sindaco di Fuscaldo – è imploso. Mi preme infatti informarvi che, nella giornata odierna, il sottoscritto, insieme agli uffici comunali ed al personale della Polizia locale, si è dovuto adoperare finanche per tracciare i concittadini positivi al Sars-CoV2, inviandone apposita comunicazione al competente dipartimento dell’Asp. Diverse, infatti, sono state le persone contagiate dal Covid-19, che ci hanno raggiunti telefonicamente al fine di segnalare la propria positività, in quanto nessun contatto era nel frattempo pervenuto da parte dell’Azienda sanitaria”.
Famiglie in quarantena abbandonate
Famiglie in quarantena abbandonate
“Intere famiglie lasciate da sole, – lamenta Middea – senza informazioni, senza assistenza e senza neanche un atto che attestasse lo stato di quarantena o di isolamento delle persone interessate. Ovviamente, anche ai nostri uffici non è stata inviata alcuna documentazione concernente richieste di emanazione delle ordinanze di quarantena o di isolamento, così come dovrebbe avvenire da prassi. Inefficienze che registriamo ormai da qualche tempo. Ci troviamo, pertanto, di fronte a gravissime anomalie di sistema, che non possono assolutamente passare inosservate e che meritano attenzione ed azioni risolutive ed incisive, in quanto è oltremodo evidente, che, di questo passo, neanche i nostri uffici comunali riusciranno a reggere ad un urto di questa portata”.
La proposta per affrontare l’aumento dei contagi
“Serve trovare, insieme, – propone il sindaco di Fuscaldo nella missiva – delle soluzioni a questa grave problematica che sento in dovere di sollevare e che sta causando disagi e preoccupazioni all’interno della mia comunità. E mi rivolgo alle signorie vostre, in quanto massima autorità dello Stato sul nostro territorio ed in quanto massima autorità sanitaria della nostra Regione. Noi stiamo già facendo e continueremo a fare la nostra parte, ma abbiamo bisogno del vostro aiuto e del vostro supporto. Non ve lo chiede solo un primo cittadino di un piccolo comune della Calabria. Ve lo chiede un’intera comunità che, nonostante tutto, sta affrontando l’emergenza Covid con dignità e coraggio. Sentimenti che, però, da soli, non riusciranno a limitare il diffondersi della pandemia e né riusciranno a mettere in atto quelle azioni di monitoraggio, che in questi giorni stanno mancando (e non sappiamo per quali ragioni) e senza le quali diventa quasi impossibile la prevenzione”.