“Il metodo dell’ingresso scaglionato ha portato solo assembramenti”. A denunciarlo è la senatrice catanzarese de L’Alternativa c’è Bianca Laura Granato. “Per quanto mi sforzi di cercare una ratio nelle azioni della prefetta di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, di imporre, – scrive in una nota Granato – a soli 5 giorni dall’avvio delle lezioni, alle scuole di ogni ordine e grado, che hanno riaperto i battenti oggi, un ingresso scaglionato per garantire la presenza in aula in sicurezza, mi riesce davvero impossibile individuarla. Soprattutto davanti alle immagini degli studenti assembrati allegramente in piazza Matteotti, a Catanzaro, giusto per citare un esempio: ragazzi e ragazze in attesa del proprio turno di ingresso a scuola, per come stabilito dalla rappresentante del governo sul territorio, stretti in un grande abbraccio per festeggiare il ritorno a scuola. E i genitori molto probabilmente in fila per fare il tampone per poter andare a lavorare. Siamo davvero alla follia, nel silenzio tombale della Regione e del suo facente funzioni, Spirlì troppo impegnato a fare campagna elettorale dietro al Capitano Salvini, che passa più tempo in Calabria che a casa sua”.
Bus affollati
Bus affollati
“Una decisione, quella della Prefetta Cucinotta, assunta senza adeguata programmazione, senza alcun accordo sul trasporto pubblico locale – sostiene ancora Granato – . Il risultato? I ragazzi hanno viaggiato insieme, perché le corse non sono state aumentate, nonostante gli ingressi scaglionati, e hanno aspettato assieme l’orario della campanella fissato per le 10:00, in piazza, senza un vigile urbano all’orizzonte. Mi arrivano notizie anche di genitori costretti a portare i propri figli alla scuola dell’infanzia alle 11:00. Ma per il ministro Bianchi va tutto bene, solo perché siamo al primo giorno di scuola in Calabria e non abbiamo ancora notizie di contagi che altrove hanno già costretto le scuole a chiudere e gli studenti a ricorrere alla Dad, nelle regioni in cui hanno aperto già da una settimana. Continuando con questa allegra gestione di accesso alla scuola che da scaglionato diventa assembrato, e nessun controllo del trasporto pubblico locale, con un totale disinteresse della Regione, arriveremo ben presto ad una accelerazione dei contagi anche qui”.
File per i tamponi
“E intanto, – lamenta Granato – le file si allungano anche nei luoghi deputati ai tamponi per ossequiare l’assurda prescrizione del green pass ai lavoratori: siamo l’unico Paese dell’occidente cosiddetto democratico ad applicare misure di questo genere. Si moltiplicano le segnalazioni di disagi di ogni genere da parte del personale scolastico dovute al fatto che i dirigenti scolastici dalla piattaforma ministeriale accedono allo stato del Green Pass del personale anche fuori dall’orario di servizio e ne informano i delegati che così sanno chi è vaccinato e chi non lo è. Tutto ciò rappresenta una gravissima violazione della privacy, di cui informerò il garante. È opportuno, a questo proposito, che docenti e personale ATA si costituiscano in giudizio contro l’amministrazione per bloccare immediatamente la diffusione non autorizzata dei dati sensibili. Le scuole presto saranno o chiuse o trasformate in campi di battaglia. Da luoghi dell’inclusione a luoghi della discriminazione, da luoghi del riscatto a luoghi del ricatto. Di ciò il governo dovrà rispondere al cospetto di tutti i cittadini”.
Immagine di repertorio