Assenteismo a Reggio, chiesto il rinvio a giudizio per 18 dipendenti dell’ex Provincia

Tra gli imputati, in qualità di dipendente della città metropolitana, anche l'ex assessore comunale Giuseppe Agliano
procura reggio

La Procura di Reggio Calabria ha chiesto il rinvio a giudizio per 18 dipendenti dell’ex Provincia poi assorbita dalla Citta metropolitana. L’udienza preliminare è stata fissata per il 29 settembre quando gli imputati, accusati di assenteismo, dovranno sfilare davanti al gup Vincenza Bellini. Il processo è scaturito da un’inchiesta della Guardia di finanza coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri, dall’aggiunto Gerardo Dominijanni e dal sostituto Paolo Petrolo.

Secondo gli inquirenti, gli impiegati dell’ex Provincia reggina, con diversi profili di responsabilità, figuravano in servizio ma non erano in realtà in ufficio. Stando alle indagini dei finanzieri, relative al 2016, infatti, gli indagati avrebbero attestato “falsamente – è scritto nel capo di imputazione – la loro presenza in servizio nella sede della Citta metropolitana con rilevamento elettronico mediante tessera magnetica, mentre viceversa o ne uscivano poco dopo da uscite laterali non controllate o si assentavano di fatto dal posto di lavoro per diverso tempo, sovente ponendo in essere tale comportamento più volte nell’arco dello stesso giorno”. Alcuni tra questi, inoltre, “non si recavano sul posto di lavoro ma la loro presenza veniva formalmente attestata da altri dipendenti che provvedevano a timbrare al posto loro”. Tra gli imputati, in qualità di dipendente della città metropolitana, c’è pure l’ex assessore comunale di Reggio Calabria Giuseppe Agliano. (Ansa)

Secondo gli inquirenti, gli impiegati dell’ex Provincia reggina, con diversi profili di responsabilità, figuravano in servizio ma non erano in realtà in ufficio. Stando alle indagini dei finanzieri, relative al 2016, infatti, gli indagati avrebbero attestato “falsamente – è scritto nel capo di imputazione – la loro presenza in servizio nella sede della Citta metropolitana con rilevamento elettronico mediante tessera magnetica, mentre viceversa o ne uscivano poco dopo da uscite laterali non controllate o si assentavano di fatto dal posto di lavoro per diverso tempo, sovente ponendo in essere tale comportamento più volte nell’arco dello stesso giorno”. Alcuni tra questi, inoltre, “non si recavano sul posto di lavoro ma la loro presenza veniva formalmente attestata da altri dipendenti che provvedevano a timbrare al posto loro”. Tra gli imputati, in qualità di dipendente della città metropolitana, c’è pure l’ex assessore comunale di Reggio Calabria Giuseppe Agliano. (Ansa)

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