Alle prime luci dell’alba, il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gioia Tauro ha eseguito, nella provincia di Reggio Calabria, 15 misure cautelari personali e patrimoniali a carico di altrettanti dipendenti di un ente regionale per lo sviluppo dell’agricoltura che rispondono di assenteismo e truffa, attraverso l’uso improprio e fraudolento dei badge elettronici personali. Somme di danaro indebitamente percepite, per giornate di lavoro mai svolte, per migliaia di euro.
“Operazione Swipe”, i dettagli
“Operazione Swipe”, i dettagli
Cinque persone agli arresti domiciliari e 10 sottoposte all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, altre 3 indagate. E’ il bilancio dell’operazione “Swipe” della polizia che avrebbe fatto emergere diversi casi di assenteismo negli uffici di Gioia Tauro dell’Arsac, l’agenzia regionale per lo sviluppo agricolo della Calabria. Le misure sono state eseguite stamanr dagli agenti del commissariato di Gioia Tauro, coordinati dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Palmi, e con il supporto di agenti di diversi commissariati del Reggino oltre che della squadra mobile del capoluogo di provincia e del Reparto prevenzione crimine di Siderno.
Agli indagati sono stati sequestrati 12.000 euro, pari ai soldi percepiti illegittimamente nonostante le assenze ingiustificate dal lavoro. Secondo quanto emerso dalle indagini, effettuate attraverso appostamenti e pedinamenti, oltre che con filmati, gli indagati, a turno, strisciavano il “badge” d’ingresso negli uffici per conto dei colleghi, al fine di attestarne falsamente la presenza sul posto di lavoro. Assenteismo e truffa i reati contestati a vario titolo.