Assolta la moglie del narcotrafficante vibonese accusata di falsa dichiarazione

L’imputata, non aveva dichiarato alla Questura che suo marito fosse un familiare convivente, ma non vennero eseguiti accertamenti

Assolta dal Tribunale di Vibo Valentia per non aver commesso il fatto. La quarantenne di Mileto, Antonina Gatto, moglie di Rocco Iannello imputato nel processo sul narcotraffico internazionale Stammer era accusata di falsa dichiarazione in materia di detenzione di armi. L’imputata, non aveva dichiarato alla Questura che suo marito fosse un familiare convivente nella denuncia effettuata il 26 aprile 2016. A distanza di un mese, Rocco Iannello, fu tratto in arresto posto ai domiciliari nella medesima abitazione della donna. Da qui è stata elevata la contestazione. In sede di discussione, la difesa rappresentata dagli avvocati Giuseppe Di Renzo e Tommaso Zavaglia, ha eccepito che non vi è stato un accertamento finalizzato a verificare se nel momento in cui la dichiarazione è stata presentata in Prefettura vi fosse effettiva convivenza tra i coniugi. 

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