“Il tempo delle favole è finito: assumete personale e riaprite gli ospedali”. E’ questo il monito lanciato alle istituzioni dalla federazione sociale del sindacato Usb che questa mattina ha affisso in diverse zone della città di Catanzaro striscioni di protesta per chiedere soluzioni immediate allo stato di crisi che investe la sanità calabrese.
“Mentre assistiamo all’ennesima mistificazione della realtà da parte della nostra classe politica che mente sapendo di mentire – afferma il sindacato in una nota stampa – quando ci parla dell’imminente apertura di strutture apposite, la situazione precipita giorno dopo giorno nell’indifferenza generale coi reparti di terapia intensiva ormai prossimi alla saturazione e la gente costretta a fare la fila nelle ambulanze, l’ennesimo commissario alla sanità che alza bandiera bianca di fronte a una situazione tragica figlia di anni se non decenni di tagli alla sanità pubblica e come se non bastasse con buona parte del personale ospedaliero che ha combattuto e sta combattendo in prima linea la pandemia senza uno straccio di contratto né tantomeno garanzie. E adesso in questa situazione tragica si vedono tutte le conseguenze di queste scelte tanto egoistiche quanto tragiche in cui, oltre al danno la beffa, chi dovrebbe risolvere questi problemi è lo stesso che li ha ingigantiti. A lorsignori vogliamo gridare che non continueremo ad accettare tutto, aspettando di morire in silenzio per non rovinare la loro campagna elettorale. Non sopporteremo di assistere a una campagna vaccinale farsesca in cui la Calabria si rivela la prima regione per numero di vaccini a persone che non ne avevano diritto.
“Mentre assistiamo all’ennesima mistificazione della realtà da parte della nostra classe politica che mente sapendo di mentire – afferma il sindacato in una nota stampa – quando ci parla dell’imminente apertura di strutture apposite, la situazione precipita giorno dopo giorno nell’indifferenza generale coi reparti di terapia intensiva ormai prossimi alla saturazione e la gente costretta a fare la fila nelle ambulanze, l’ennesimo commissario alla sanità che alza bandiera bianca di fronte a una situazione tragica figlia di anni se non decenni di tagli alla sanità pubblica e come se non bastasse con buona parte del personale ospedaliero che ha combattuto e sta combattendo in prima linea la pandemia senza uno straccio di contratto né tantomeno garanzie. E adesso in questa situazione tragica si vedono tutte le conseguenze di queste scelte tanto egoistiche quanto tragiche in cui, oltre al danno la beffa, chi dovrebbe risolvere questi problemi è lo stesso che li ha ingigantiti. A lorsignori vogliamo gridare che non continueremo ad accettare tutto, aspettando di morire in silenzio per non rovinare la loro campagna elettorale. Non sopporteremo di assistere a una campagna vaccinale farsesca in cui la Calabria si rivela la prima regione per numero di vaccini a persone che non ne avevano diritto.
I messaggi disseminati oggi lungo la città – conclude l’Usb – non sono che il primo passo di una battaglia che tutta la popolazione calabrese è determinata a combattere per la propria dignità contro chi specula sulla nostra pelle, a prescindere che sia il governo centrale o quello locale”.
I messaggi disseminati oggi lungo la città – conclude l’Usb – non sono che il primo passo di una battaglia che tutta la popolazione calabrese è determinata a combattere per la propria dignità contro chi specula sulla nostra pelle, a prescindere che sia il governo centrale o quello locale”.