Assunzioni fantasma e truffa all’Inps di Catanzaro, 44 a giudizio (NOMI)

Sei le posizioni stralciate. Il collaboratore di giustizia Tommaso Rosa e la moglie Concetta Di Noia hanno optato per il rito abbreviato
Francesco Tarzia

di Gabriella Passariello-  Quarantaquattro rinvii a giudizio, sei posizioni stralciate tra difetti di notifica, irreperibilità e legittimo impedimento, un non luogo a procedere, mentre in due vanno in abbreviato. E’ questo l’esito dell’udienza per i 53 imputati coinvolti nell’ambito dell’inchiesta della Procura guidata dal procuratore capo Nicola Gratteri, che punta a far luce su un’organizzazione ben strutturata, finalizzata ad ottenere l’indennità di disoccupazione dichiarando assunzioni fantasma, beffando l’Inps di Catanzaro, accusati a vario titolo di associazione a delinquere e di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

I nomi dei rinviati a giudizio

I nomi dei rinviati a giudizio

Il gup Paola Ciriaco ha mandato a processo Monica Comberiati, 28 anni, di Crotone; Francesca Bonifazio, 34 anni, di Vittoria; Anastasia Bonofiglio, 56 anni, di Roccabernarda; Annalisa Bonofiglio, 38 anni, di Crotone; Antonio Cacia, 47 anni, Germania; Maria Rosaria Caliò, 52 anni, di Catanzaro; Barbara Cerenzia, 29 anni, di Crotone; Cristina Corea, 39 anni, di Catanzaro; Antonella Cozza, 44 anni di Santa Severa; Elisabeta Ene, 64 anni, Romania; Vlad Alexandru Ene, 32 anni, Romania; Eugenia Curcio, 48 anni, Crotone; Florina Lacramioaracurta, 33 anni, Romania; Gina Dimitru, 42 anni, Romania; Domenico Farsaci, 36 anni Catanzaro; Elisabetta Fonte; 27 anni, Crotone; Anna Fugazzotto, 64 anni, Catanzaro; Maria Granata 62 anni, Luzzi; Anna Grimaldi, 64 anni, Roccabernarda; Gennaro Grimaldi, 52 anni, Crotone; Vito Grimaldi, 28 anni, Crotone; Nataliia Krets, 50 anni, Ucraina; Caterina Lazzaro, 63 anni, Soverato; Anastasia Le Pera, 48 anni, Roccabernarda; Francesca Le Pera, 41 anni, Roccabernarda; Caterina Lice, 47 anni, Roccabernarda; Antonio Marazzita, 59 anni, Roccabernarda; Angiolina Marchio, 63 anni, Cutro; Mihaela Mihai, 52 anni, Romania; Barbara Antonella Muzzì, 41 anni, Catanzaro; Joelle Marie Jeanne Olivier, 61 anni, Francia; Sandro Pingitore, 39 anni, Cosenza; Pietro Pittelli, 60 anni, Soverato; Giuseppe Prunestì, 29 anni, Soverato; Palma Rizza, 41 anni, Crotone; Annamaria Rosa, 41 anni, Crotone; Victoria Rosa, 32 anni, Torino; Antonietta Ruffo, 39 anni, Botricello, Fabio Sacco, 48 anni, Catanzaro; Laetitia Vincenzina Spoto, 37 anni, Francia; Gilda Stanizzi, 55 anni, Botricello; Gabriela Toma, 52 anni, Romania, Maria Concetta Torcia, 27 anni, Crotone; Rosa Torcia, 53 anni, Catanzaro. Il processo nei loro confronti inizierà il prossimo 15 dicembre davanti ai giudici del Tribunale collegiale.

Non luogo a procedere

Il gup ha disposto nei confronti di Francesco Lorenzo, 58 anni, Simeri Crichi il non luogo a procedere per non aver commesso il fatto come richiesto dall’avvocato difensore Antonio Rania.

I nomi di coloro che hanno optato per l’abbreviato

Hanno optato per il rito abbreviato il collaboratore di giustizia Tommaso Rosa e a moglie Concetta Di Noia, imputati nell’inchiesta della Dda, nome in codice “Basso Profilo”, già condannati in primo grado con rito abbreviato rispettivamente a 11 anni e 5 mesi di reclusione e a 9 anni sei mesi più il pagamento di 14mila euro di multa. Entrambi in qualità di promotori, si sarebbero associati per incassare i soldi del sussidio, creando la ditta individuale “Futur Service di Comberiati Monica”, partecipe dell’organizzazione e condannata anche lei in Basso Profilo patteggiando la pena ad un anno e sei mesi.

Il sistema delle truffe all’Inps

Si tratta di un’azienda con sede a Sellia Marina dove sarebbero stati denunciati all’Inps 51 rapporti di lavoro inesistenti, dal momento che, secondo le ipotesi di accusa, nessuno degli imputati, avrebbe mai svolto alcuna attività per questa ditta.  Tommaso Rosa, capo dell’associazione avrebbe svolto il ruolo di amministratore di fatto della Futur Service, insieme alla moglie, falsa dipendente, così come il figlio Andrea Rosa, tra l’altro institore della società “R service srl”, la cui gestione di fatto sarebbe riconducibile al padre Tommaso. In concorso tra loro, con artifici e raggiri avrebbero incassato complessivamente 89.900,31 euro a titolo di indennità di disoccupazione, ingannando l’Istituto di previdenza. Tommaso Rosa, Concetta di Noia, Andrea Rosa e Monica Comberiati, si sarebbero appropriati del 75%  di queste somme erogate dall’Inps corrispondendo ai singoli lavoratori falsamente assunti solo il 25% del sussidio spettante a ciascuno. L’udienza nei confronti di Rosa e Di Noia proseguirà il prossimo 24 giugno.

Le posizioni stralciate

Il gup Paola Ciriaco ha stralciato sei posizioni. Si tratta di Concetta Mungo, 64 anni, di Cropani; Giuseppe Ieriti, 37 anni, Crotone, difesi entrambi dall’avvocato Alessandra Coppolino, Debora Gigliotti, 45 anni, Cotronei, difesa dall’avvocato Lucia Conte, le cui posizioni sono state stralciate per difetti di notifica, mentre la posizione di Pierina Bonofiglio, 55 anni, di Roccabernarda è stata stralciata per legittimo impedimento e quella di Emilia Stoica, 53 anni, Romania, per irreperibilità. L’inizio della requisitoria del pubblico ministero è prevista per il prossimo 24 giugno.

Il collegio difensivo

Sono impegnati nel processo oltre agli avvocati Coppolino e Conte, i legali Vincenzo Cicino, Giovanni Russomanno, Domenico Concolino, Rosa Corapi Doria, Maurizio Belmonte, Nicola Facente, Salvatore Iannone, Giuseppe Pitaro, Vittorio Ranieri.

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