Attesa per gli incontri di “Corti Cosenza”

Ritornano gli incontri di “Corti Cosenza”. Gli studenti e i cittadini potranno partecipare all’incontro con l’attore Salvatore Striano che si terrà nella Sala Quintieri del Teatro Rendano, mercoledì 27 marzo a partire dalle ore 10, nel quarto faccia a faccia con i protagonisti dell’arte e della cultura ospitati nella sesta edizione della rassegna allestita da Teatro in note, con la direzione artistica di Vera Segreti.

Dopo gli scrittori Chiara Francini e Alessandro Baricco e la psicoterapeuta Antonia Guarini, ora tocca all’attore Salvatore Striano che nel suo curriculum può vantare la partecipazione al fortunatissimo film di Matteo Garrone “Gomorra”, tratto dall’omonimo libro di Roberto Saviano. Il confronto fra Striano e gli alunni delle scuole superiori cosentine sarà importantissimo perché potranno ascoltare la testimonianza di un uomo che ha rifiutato la criminalità trovando un’altra vita nell’arte. Dai piccoli furti a quelli più grandi, allo spaccio di droga fino alla latitanza in Spagna fino all’arresto, la vita di Striano cambia proprio in carcere, a Rebibbia, quando scopre l’arte che lo rende davvero libero dal suo passato dal quale si è evoluto. Da lì in poi inizia la sua carriera da attore prima in “Gomorra” poi “Take five” per arrivare a “Cesare deve morire” che ottiene l’Orso d’Oro a Berlino. Nel suo curriculum anche due libri “Teste matte” e “La tempesta di Sasà”. Per tutto questo suo vissuto, Vera Segreti ha voluto fortemente che i ragazzi di “Corti Cosenza” si confrontassero con l’attore napoletano.

Dopo gli scrittori Chiara Francini e Alessandro Baricco e la psicoterapeuta Antonia Guarini, ora tocca all’attore Salvatore Striano che nel suo curriculum può vantare la partecipazione al fortunatissimo film di Matteo Garrone “Gomorra”, tratto dall’omonimo libro di Roberto Saviano. Il confronto fra Striano e gli alunni delle scuole superiori cosentine sarà importantissimo perché potranno ascoltare la testimonianza di un uomo che ha rifiutato la criminalità trovando un’altra vita nell’arte. Dai piccoli furti a quelli più grandi, allo spaccio di droga fino alla latitanza in Spagna fino all’arresto, la vita di Striano cambia proprio in carcere, a Rebibbia, quando scopre l’arte che lo rende davvero libero dal suo passato dal quale si è evoluto. Da lì in poi inizia la sua carriera da attore prima in “Gomorra” poi “Take five” per arrivare a “Cesare deve morire” che ottiene l’Orso d’Oro a Berlino. Nel suo curriculum anche due libri “Teste matte” e “La tempesta di Sasà”. Per tutto questo suo vissuto, Vera Segreti ha voluto fortemente che i ragazzi di “Corti Cosenza” si confrontassero con l’attore napoletano.

Anche per questa edizione “Corti Cosenza” (progetto cofinanziato da Pac Calabria 2014/2020, azione 1, tipologia 1.2), ha deciso di dialogare con i giovani delle scuole cosentine di temi delicati come l’abuso di droghe, di alcol, delle nuove tecnologie, emarginazione e della violenza sulle donne. E lo ha fatto mettendo a confronto grandi nomi del cinema, del teatro, della narrativa contemporanea e della psicoterapia moderna con i ragazzi.

Il primo incontro del 2019, il terzo della sesta edizione, ha visto come protagonista Antonia Guarini, psicoanalista, psicodrammatista, didatta Sipsa; responsabile Jonas onlus di Bari, componente della prestigiosa Irpa diretta da Massimo Recalcati, docente del Coirag di Padova dopo aver diretto quella di Bari, autrice dei libri “La mia vita accanto a Michele che non si sveglia mai” e “Un, due, tre stella!”, editi entrambi da Poiesis editrice per la quale cura la collana Psicoanalisi. Al suo fianco nell’incontro del Rendano, lo psicoterapeuta Gaetano Marchese, pilastro di “Corti Cosenza”. I ragazzi hanno fatto tantissime domande ad Antonia Guarini, soprattutto in merito alle relazioni. Hanno espresso dubbi e preoccupazioni di una generazione che si trova a vivere in un tempo velocissimo dominato dalla tecnologia. La dottoressa Guarini ha risposto a tutte le domande trovando davanti a lei interlocutori ansiosi di rapportarsi alla sua esperienza.
Dopo l’appuntamento con Striano del 27 marzo, “Corti Cosenza” proseguirà martedì 9 aprile con il cantautore cosentino Dario Brunori, reduce dal successo del disco “A casa tutto bene” e dai tanti concerti, mentre lunedì 15 aprile gli incontri si concluderanno con un altro calabrese amato dal grande pubblico, l’attore e regista Peppino Mazzotta noto al grande pubblico per essere il Fazio in Montalbano.

Anche per questa edizione è prevista la sezione “CinemArt”. Prima di ogni incontro ci sarà la proiezione dei cortometraggi: mercoledì 27 marzo “Pazzo e bella” di Marcello Di Noto; martedì 9 aprile proiezione de “Il Colloquio” diretto da Massimo Ferrari e si chiude con, lunedì 15 aprile “L’acqua e la pazienza” di Edoardo Leo.
Giovedì 11 aprile al via la sezione “Promuovi Cosenza” con la mostra fotografica dagli studenti delle scuole superiori della città e della provincia dal titolo “La città antica”. Dopo l’apertura dei lavori effettuata dalla direttrice della Biblioteca nazionale di Cosenza Rita Fiordalisi, verranno proiettati i corti realizzati dagli studenti per la quinta edizione di “Corti Cosenza” dal tema “Il vuoto e il pieno: tra dipendenza e solitudine”.
Sabato 13 aprile è prevista, a partire dalle 10, la visita guidata nel centro storico della città di Cosenza accompagnata dalle letture scelte sul tema delle dipendenze e la solitudine nel mondo contemporaneo. Un percorso che avrà anche uno spazio dedicato all’enogastronomia grazie ai ragazzi dell’Aipd – Associazione italiana persone down, fra i partner della rassegna insieme a Hidalgo, Biblioteca nazionale sede di Cosenza e Libreria Mondadori. “Corti Cosenza”, inoltre, gode del patrocinio della Calabria Film Commission e della collaborazione del Comune di Cosenza che ha fornito la disponibilità del Teatro Rendano.

Redazione Calabria 7

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