Aumento morti bianche, “continua l’indifferenza su sicurezza e organizzazione del lavoro”

OR.Sa: "Continua l'abulia sulla sicurezza e sulla riorganizzazione del lavoro, nonostante l'aumento di morti bianche e infortuni non lasci spazio a interpretazioni personali"
Porto di Gioia Tauro

“Continua ancora ad oggi, l’abulia sulla sicurezza e, la riorganizzazione del lavoro, nonostante l’aumento di morti bianche e, infortunio, non lascino spazio a interpretazioni personali. Siamo stati sempre attivi nel voler denunciare a più riprese, l’inadeguatezza dei sistemi per la sicurezza, nonché l’organizzazione del lavoro, ormai obsoleti e da riformare”. E’ quanto scritto in una nota della OR.S.A Mari e Porto di Gioia Tauro. “In alcune note inviate agli organi competenti quali, Spisal, Ministero della Salute, Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale di Gioia Tauro e alla Medicenter Container Terminal – si legge -, abbiamo chiesto insistentemente si disponesse l’apertura a tavoli di trattativa, posti a trovare soluzioni adeguate a breve termine”.

“Rinnoviamo l’invito”

“Rinnoviamo l’invito”

“L’invito – è scritto ancora – continua a essere rinnovato ed esteso anche al comitato igiene e sicurezza nella speranza che, si possano avviare controlli ispettivi sulle infrastrutture, nei luoghi di lavoro, attenzionando i mezzi operativi in ambito portuale, quali gru carrelli navi e le diverse attrezzature,a trarne le adeguate soluzioni. Nella fattispecie, possiamo denunciare, la carenza di dispositivi a supporto della sicurezza, come si evince da alcune richieste fatte a riguardo, dove si lamentava la scarsa illuminazione dei luoghi e sui mezzi operativi, aumentando sensibilmente i fattori di rischio, la mancanza in alcuni casi di strutture adibite a via di fuga, i rischi a cui sono sottoposti gli operai a bordo nave, causa vecchia concezione delle stesse,nella loro struttura non idonea a garantire gli standard minimi di sicurezza, come riscontrabili nelle navi di ultima concezione.

“Questo reso ancora più esasperato, da probabili accordi sulla flessibilità della turnazione, che incrementerebbe precarietà e, renderebbe ancora più austico il recupero psico-fisico dei lavoratori, già molto provato da una attuale turnazione che prevede quattro turni di lavoro di sei ore, compresi notturni flessibilità e raddoppi/straordinario, questi ultimi a decurtare ancora di più i tempi di riposo, con conseguente calo di concentrazione”.

“Daremo voce alla classe operaia”

“In aggiunta – si legge ancora nella nota della OR.S.A Mari e Porto di Gioia Tauro – lamentiamo e non sottovalutiamo la mancanza da sempre, di adeguati moduli spogliatoi per le ditte articolo 16, essenziali per l’igiene e, le esigenze personali dei lavoratori. In conclusione, ci teniamo a ribadire che il nostro impegno e, la nostra abnegazione alla causa non verrà mai meno, per tanto tali argomenti che ci vedono coinvolti in prima persona da operai quali siamo, saranno sempre oggetto delle nostre attenzioni. Continueremo a dare voce – conclude la nota – alla classe operaia”.

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