di Danilo Colacino –Il balbettante Catanzaro degli ultimi tempi ritrova il piglio dei giorni migliori e blinda il terzo posto battendo, non senza qualche piccolo patema per la verità, una Viterbese che, pur scesa in Calabria in formazione rimaneggiata (leggasi imbottita di ragazzini per preservare i compagni della prima squadra in vista della finale di ritorno di Coppa Italia di C), è apparsa affatto ‘docile’.
Almeno nella prima mezz’ora di gioco, malgrado la supremazia dei padroni di casa sia evidente. Comunque sia, la conseguenza della vittoria odierna, di importanza capitale nell’economia della griglia playoff, è come premesso stata quella di volti di nuovo distesi in sala stampa, come ovvio nell’entourage giallorosso, con le dichiarazioni di mister Gaetano Auteri – che forse recapiterà un ‘telegramma ufficiale’ di ringraziamenti al presidente dei laziali Piero Camilli per la scelta di far venire nel capoluogo la sua Castrense in vacanza, ad aprire il giro degli interventi: “Vigilia particolare. Non era facile tenere alta la tensione. Ma non stupisce, fa parte delle tante anomalie di questo campionato (chiaro riferimento alla scelta della proprietà della Viterbese di giocare con moltissimi atleti del settore giovanile, ndr) come le ultime tre partite nel corso della settimana finale della regular season. Sono preoccupato dall’infortunio di Giacomo Casoli. Se mi chiedete un bilancio del torneo, dico che non si è ancora concluso.
Almeno nella prima mezz’ora di gioco, malgrado la supremazia dei padroni di casa sia evidente. Comunque sia, la conseguenza della vittoria odierna, di importanza capitale nell’economia della griglia playoff, è come premesso stata quella di volti di nuovo distesi in sala stampa, come ovvio nell’entourage giallorosso, con le dichiarazioni di mister Gaetano Auteri – che forse recapiterà un ‘telegramma ufficiale’ di ringraziamenti al presidente dei laziali Piero Camilli per la scelta di far venire nel capoluogo la sua Castrense in vacanza, ad aprire il giro degli interventi: “Vigilia particolare. Non era facile tenere alta la tensione. Ma non stupisce, fa parte delle tante anomalie di questo campionato (chiaro riferimento alla scelta della proprietà della Viterbese di giocare con moltissimi atleti del settore giovanile, ndr) come le ultime tre partite nel corso della settimana finale della regular season. Sono preoccupato dall’infortunio di Giacomo Casoli. Se mi chiedete un bilancio del torneo, dico che non si è ancora concluso.
Manca una gara al termine della stagione regolare. Avete troppa fretta, un’eccessiva fregola di fare analisi e disamine. Comunque sia, ci siamo comportati bene sebbene potessimo fare di più. Abbiamo fallito qualche rigore e alcune occasioni di troppo. La cosa che dovreste stigmatizzare è la presenza odierna di pubblico. Ma quale grande piazza? Salvo solo lo striscione della Curva che ha manifestato la sua volontà di continuare a lottare. Ma è normale che ci sia una parte sana e una malata di ipercritica. Basta – ha proseguito – con il ricordo dei dieci anni di serie A. commentate il dato dei paganti. Io sono molto arrabbiato (il termine sarebbe più volgare, ndr). E mi rivolgo anche e soprattutto a voi giornalisti: non assecondate lo spirito di indolenza e acredine di una parte del pubblico. Io sono infervorato perché i miei ragazzi hanno bisogno della gente, che invece insegue i fantasmi e non pensa ad esempio a realtà come Pisa e Lecce dove hanno speso tanti soldi rimanendo per anni nella nostra stessa categoria e poi magari vanno in A in appena un paio di stagioni. Qui, però, c’è il rischio di avere nemici in casa e allora io divento una bestia”.
A seguire Alvaro Iuliano: “Oggi abbiamo fatto una grande gara che ci ha fruttato i tre punti. Ma domenica prossima sarà ancora più importante conseguire una vittoria, considerando la gara come una sorta di finale da cui vogliamo avere la certezza del terzo posto. Sul piano personale, faccio il mio lavoro tranquillo. Ripeto, tuttavia, sono insieme a tutti gli altri compagni concentrato sull’obiettivo del successo contro il Trapani, che per noi vale oro”. A chiudere Francesco Pambianchi: “Al rientro dopo tanto tempo, mi ha emozionato l’affetto del pubblico. Lo definisco l’aspetto bello del calcio. Il lungo stop che ho patito è stato dovuto a un brutto infortunio al piede, ma adesso per fortuna ho recuperato. Sulla stagione dico che, vincendo fra quattro giorni, saremo terzi e di conseguenza non avremo deluso le attese. Certo, gli spareggi-promozione saranno un’altra roba”
Calabria 7