“Alle 13:30 di lunedì 13 giugno, parte dalla PET di Montepaone Lido con destinazione Cosenza, l’equipaggio con a bordo il responsabile del mezzo, l’autista, l’infermiere ed il medico responsabile dell’equipe. Il paziente trasportato in codice 3 da trasferire a Cosenza con la massima urgenza, è la signora di circa 47 anni. Sulla strada dei due Mari,in viaggio verso Cosenza, – rende noto il sindacato Uil – il responsabile del mezzo di soccorso, decide senza alcun preavviso di bloccare il mezzo per una presunta anomalia agli ammortizzatori. Bisogna dire che il mezzo era revisionato da poco ed aveva ottenuto dall’assistenza tutte le autorizzazioni del caso, inoltre la mattina, lo stesso mezzo aveva fatto già due soccorsi senza nessun problema”.
Dopo il trasbordo la paziente muore
Dopo il trasbordo la paziente muore
“Il dottore a bordo del mezzo, allarmato dalle condizioni della paziente, – sottolinea la Uil – esorta il l’autista a proseguire vista l’emergenza, ma nonostante le rimostranze del medico, decide di fermarsi, chiamare la centrale operativa di Catanzaro, che gli autorizza il trasbordo inviando immediatamente l’ambulanza delle PET più vicina, quella di Tiriolo che come ovvio, arriverà nel tempo tecnico obbligato vista la distanza. Il trasbordo avviene nonostante le difficoltà e la gravità delle condizioni del paziente, mentre l’ autista dell’ambulanza della PET di Montepaone Lido, rientra accompagnando il mezzo in assistenza. Risulterebbe anche l’intervento del responsabile dell’assistenza tecnica dei mezzi del 118 di Catanzaro, che, fatte le verifiche sul posto, acconsente all’operazione dando il suo benestare. Tutto potrebbe sembrare un imprevisto di routine, archiviabile come guasto tecnico, ma la paziente è deceduta nonostante o a causa del gran trambusto, chi può dirlo. Il dottore ha redatto una relazione dettagliata dalla quale si potrebbe estrapolare ogni utile elemento per giustificare la perdita di una giovane donna”.
I dubbi
“1. Come è possibile che un mezzo revisionato da poco, presenti un problema strutturale di quella tipologia ?
2. Era possibile accorgersi per tempo del difetto del mezzo, considerato che il SEU 118 ha un responsabile ed un supervisore dell’assistenza ?
3. Come è possibile che il mezzo ha effettuato servizio per l’intera mattinata senza registrare problemi ?
4. Quali sono le verifiche effettuate dalla ditta che ha ricoverato in assistenza il mezzo dopo l’evento?
5. E’ stato confermato dalla ditta in convenzione il problema agli ammortizzatori ?
Tutti interrogativi che presupporrebbero – secondo la Uil – l’apertura di un’inchiesta aziendale a tutela dell’azienda stessa”.