Sorveglianza speciale revocata per Filippo De Marco, 43 anni, di Soriano, nel Vibonese. La corte d’Appello, pronunciandosi sul ricorso avanzato dagli avvocati Vincenzo Cicino e Giuseppe Orecchio, ha disposto la cessazione della misura che aveva validità due anni irrogata nel gennaio di quest’anno dal Tribunale di Catanzaro. Imputato nel processo avente ad oggetto l’autobomba che il 9 aprile 2018 uccise a Limbadi Matteo Vinci e condannato a 10 anni e 8 mesi ma solo per reati in materia di stupefacenti, era stato ritenuto, a seguito del verdetto, soggetto socialmente pericoloso, in ragione della sussistenza di indizi di appartenenza a sodalizi criminali per spaccio di droga.
Non considerata l'”attualità della pericolosità”
Non considerata l'”attualità della pericolosità”
Contro quel provvedimento, la difesa dell’imputato ha proposto ricorso. Secondo i giudici dell’Appello, il tribunale di Catanzaro non avrebbe “considerato l’attualità della pericolosità sociale in quanto i fatti contestati a De Marco si sarebbero arrestati al 2018 mentre il giudizio di prevenzione avrebbe avuto inizio nell’anno in corso”. Sempre i magistrati di secondo grado hanno rilevato inoltre che le frequentazioni di De Marco con soggetti pregiudicati erano da considerarsi “elemento neutro e non bastevole per la invocata misura”. Da qui, pertanto, l’accoglimento del ricorso degli avvocati Vincenzo Cicino e Giuseppe Orecchio. (f.p.)