“Abbiamo migliorato il testo e questo ci darà la possibilità di un confronto diretto con chi non la vede come noi, ma basta strumentalizzazioni e speculazioni”. Così il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, con riferimento all’autonomia differenziata, parlando con i giornalisti a margine di un’iniziativa a Catanzaro. “L’autonomia differenziata – ha sostenuto Ferro – è un progetto che certamente non spaccherà l’Italia, del resto saremo vigili e attenti. E poi il testo è stato riformato rispetto a come era arrivato, con quella volontà di guardare alle risorse umane, strumentali ed economiche che diano al Sud la possibilità di mettersi alla pari del resto d’Italia. Chi lo avversa è chi lo ha voluto vuoto, è scritto sulla carta, quel Titolo V voluto dal centrosinistra, oggi quindi mi sembra una polemica strumentale fine a se stessa. All’autonomia differenziata poi – ha ricordato il sottosegretario all’Interno – si lega la riforma fortemente voluta dal presidente Meloni che riguarda il presidenzialismo, che può essere un’occasione e dev’essere messa in atto per poter realizzare realmente l’autonomia differenziata”.
Secondo Ferro infine “le Regioni avranno un ruolo fondamentale nell’autonomia differenziata, e siamo convinti che con una guida autorevole che conosce bene i meccanismi quale quella del presidente Occhiuto possiamo sicuramente applicarla senza nessuna sperequazione e senza nessuno sconto rispetto a quello che spetta ai cittadini. Ricordo che nel corso di tutti questi anni c’è stata una sperequazione dei fondi, soprattutto in sanità, e forse – ha concluso il sottosegretario all’Interno – è la volta buona che questa norma potrà mettere tutti alla pari”.
Secondo Ferro infine “le Regioni avranno un ruolo fondamentale nell’autonomia differenziata, e siamo convinti che con una guida autorevole che conosce bene i meccanismi quale quella del presidente Occhiuto possiamo sicuramente applicarla senza nessuna sperequazione e senza nessuno sconto rispetto a quello che spetta ai cittadini. Ricordo che nel corso di tutti questi anni c’è stata una sperequazione dei fondi, soprattutto in sanità, e forse – ha concluso il sottosegretario all’Interno – è la volta buona che questa norma potrà mettere tutti alla pari”.