Avvocato catanzarese denuncia l’ambigua nomina del commissario Aterp

Per l'avvocato Stanizzi, querelato per diffamazione dall'Aterp, il ruolo di Petrolo che guadagna quasi il doppio rispetto al suo predecessore è illegittimo

Dopo aver ricevuto una querela da parte dell’Aterp Calabria per diffamazione  l’avvocato catanzarese Gian Palo Stanizzi passa al contrattacco. Accusato di aver divulgato contenuti che minavano la dignità dell’ente deputato alla gestione dell’edilizia pubblica residenziale calabrese, dei suoi dirigenti e funzionari, prevedendo con quattro mesi di anticipo il conferimento di un incarico a un soggetto, chiedendo perché non sono stati incassati 100 milioni di euro di canoni non riscossi, ha presentato oggi la richiesta dell’annunllamento in autotutela della nomina di Paolo Petrolo a commissario straordinario dell’Aterp Calabria. In una missiva indirizzata al presidente della Regione Calabria facente funzioni Nino Spirlì, all’assessore alle Infrastrutture Domenica Catalfamo, al dirigente del dipartimento Lavori Pubblici Domenico Pallaria, ai membri del Collegio dei Revisori dell’Aterp (Rocco Giusta, Saverio Piccarreta e Pietro Sculco), ha chiarito le ragioni alla base dell’istanza presentata in qualità di promotore del movimento “Meritocrazia e Legalità nella Regione Calabria“.

La ricostruzione della vicenda

La ricostruzione della vicenda

Nell’esposto in cui chiede di annullare la nomina, l’avvocato Stanizzi ricostruisce in breve la vicenda. “In data 11 giugno 2021 – scrive Stanizzi – perveniva presso il mio indirizzo di posta elettronica certificata una comunicazione con cui un collega portava a mia conoscenza di aver ricevuto mandato dall’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria per promuovere una querela per diffamazione ed una azione civile risarcitoria nei miei confronti, in ragione delle mie svariate pubblicazioni dal ritenuto contenuto diffamatorio, tanto nei confronti dell’Azienda, quanto di suoi dirigenti e funzionari. Da anni porto avanti, come mio diritto – dovere di cittadino e di avvocato, battaglie in difesa della trasparenza, della legalità e della meritocrazia nella pubblica amministrazione. Null’altro ritengo di aver fatto, da corretto cittadino, nel rispetto della normativa costituzionale anche nei confronti dell’ATERP Calabria. Senza entrare nel merito delle avverse lamentele, la cui fondatezza o meno sarà posta all’esame delle competenti autorità, preme sottolineare che dall’esame del decreto di nomina del commissario Paolo Petrolo a firma del Presidente della Regione Calabria n. 91 del 22 giugno 2020, emergono gravi profili di illegittimità che comportano, di
conseguenza, la nullità della deliberazione di incarico n. 310 del 25 maggio 2021 del commissario straordinario Aterp, con conseguenti potenziali, gravi danni erariali”.

“Perché Petrolo non può essere il commissario straordinario dell’Aterp”

“Dal decreto di nomina – scrive Stanizzi – risulta che Paolo Petrolo è dipendente dell’ATERP Calabria. La Legge Regionale n. 30/2015, citata nel decreto di nomina, tuttora vigente, all’ articolo 3, rubricato “Disposizioni relative all’affidamento degli incarichi di liquidatore o di commissario di persone giuridiche, pubbliche o private” recita che: “I liquidatori e i commissari straordinari di persone giuridiche, pubbliche o private, la cui nomina sia di competenza della Giunta regionale o del suo Presidente, possono essere individuati tra i dipendenti di ruolo della Giunta regionale, inquadrati nella qualifica dirigenziale, ovvero nella categoria D del personale non dirigenziale, dotati di specifica professionalità, adeguata all’incarico, i quali
espletano le relative funzioni senza percepire retribuzioni o compensi aggiuntivi, salvo il rimborso delle spese di missione”. Dello stesso tenore l’articolo 3, comma 2, della Legge Regionale n. 24/2013, Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità, legge sempre citata in delibera: “Il commissario straordinario è scelto tra i dirigenti della Regione Calabria senza alcun onere aggiuntivo a carico del bilancio regionale; solo in casi eccezionali e solo qualora, tra i dirigenti interni della Regione, non vi sia il profilo professionale richiesto è consentito l’utilizzo di commissari esterni. Il compenso del commissario non può essere superiore al trattamento tabellare dei dirigenti di settore della Giunta regionale e il relativo onere è posto a carico del bilancio dell’ente conseguente all’accorpamento”. Alla luce di quanto sopra scritto, il decreto di nomina del Commissario Straordinario avv. Paolo Petrolo dovrà essere annullato. Paolo Petrolo è dipendente dell’ATERP Calabria e non della Regione Calabria”.

“Illegittima permanenza del commissario”

“La illegittima permanenza dello stesso Paolo Petrolo quale commissario straordinario dell’Aterp – chiarisce Stanizzi – comporterebbe, senza dubbio alcuno, stante l’illegittimo decreto di nomina, il rischio di causare gravissimi danni economici ad un ente pubblico non economico e, di conseguenza, alla collettività tutta. Mi corre l’obbligo di sottolineare l’urgenza del provvedimento di annullamento in quanto lo stesso percepisce annualmente un compenso ben al di sopra di quello previsto dalla normativa di riferimento. Un compenso annuo di 133.514,77 euro (così si legge nella sezione Amministrazione trasparente dell’Ente) a fronte di un compenso per un suo pari grado regionale titolato a ricoprire l’incarico di commissario straordinario di  43.869 euro (25.669 euro stipendio base + 14.000 euro indennità di posizione + 4.200 euro indennità di risultato). Il suo predecessore commissario straordinario, Ambrogio Mascherpa, percepiva un compenso annuo di 78.669 euro come è facilmente verificabile”.

La diffida

“Per questi motivi – conclude Stanizzi – diffido Antonino Spirlì, nella sua qualità di presidente facente funzioni della Giunta Regionale della Regione Calabria; Domenica Catalfamo assessore alle Infrastrutture, Pianificazione e sviluppo territoriale della Regione Calabria; Domenico Pallaria dirigente generale reggente del dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici della Regione Calabria, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, a voler, con celerità provvedere al riesame del Decreto del Presidente della Regione Calabria n. 91 del 22 giugno 2020 portante la nomina dell’ Avv. Paolo Petrolo a commissario Straordinario dell’ Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria e di procedere al suo correlativo annullamento”. (mti)

Aterp Calabria, avvocato diffida Regione ma arriva la replica: “Denuncia infondata”

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