Azienda unica ospedaliera Catanzaro, le reazioni di Esposito e Parente

I consiglieri regionali, Sinibaldo Esposito e Claudio Parente, esprimono tutta la loro soddisfazione per la nascita dell’Azienda unica ospedaliera di Catanzaro.

Di seguito la nota del consigliere Esposito:

Di seguito la nota del consigliere Esposito:

Dopo oltre venti anni di discussione, rinvii, riflessioni e divisioni politiche, ha visto la luce in commissione Sanità la legge sulla integrazione delle aziende ospedaliere della città capoluogo di regione – ad affermarlo è l’ on. Baldo Esposito, vice presidente della commissione regionale Sanità.

La discussione e l’evento sono stati arricchiti dalla presenza durante i lavori consiliari del commissario ad acta, Gen. Saverio Cotticelli – aggiunge Esposito. Il commissario ha condiviso l’iter legislativo su cui si è a lungo lavorato, offrendo inoltre un contributo di idee che dovremo capitalizzare al fine di migliorare il testo di legge che verrà presentato al Consiglio regionale per la definitiva approvazione.

A tal proposito – continua ancora l’esponente politico – mi auguro che la conferenza dei capigruppo e l’ufficio di presidenza facciano il possibile per calendarizzare la legge alla prima discussione utile della massima assise regionale.

Inizia un nuovo percorso, che dovrà vedere la città di Catanzaro protagonista di una vera e propria svolta per la Calabria nell’ambito del pianeta sanitario. Questa legge – continua – sarà punto di partenza di un progetto molto più ampio in cui il Consiglio comunale di Catanzaro dovrà giocare un ruolo centrale, raggiungendo gli obiettivi che possiamo sinteticamente presentare in alcuni punti: implementazione ed ottimizzazione del presidio ospedaliero Ciaccio, quale dipartimento onco – ematologico, che potrà puntare all’ambizioso riconoscimento di IRCSS; la piena fruibilità del moderno policlinico di località Germaneto e, non ultimo, la necessità di sbloccare definitivamente il finanziamento per la costruzione del nuovo ospedale catanzarese. Il superamento di queste fasi avvierà, nei fatti, una vera e propria rivoluzione della sanità catanzarese. Dopodiché si potrà cominciare a pensare alla realizzazione di una grande casa della salute da localizzare presso l’attuale sito dell’ospedale Pugliese, da intendere come contenitore dei primi bisogni dei cittadini.

Il lavoro svolto ci soddisfa – conclude il consigliere regionale – ma nello stesso tempo ci responsabilizza: dovremo vigilare su tutte le procedure amministrative e cogliere tutte quelle induzioni che potranno arricchire e migliorare il percorso.

Il consigliere Parente, invece – all’Agi- loda anche il ruolo del Commissario Cotticelli

“Le prime attività svolte dal neo commissario Saverio Cotticelli, cosi’ come l’attenzione che sta dimostrando nel settore della sanità, fanno ben sperare che finalmente ci possa essere un’inversione di marcia in un campo tanto importante per la vita di ogni calabrese qual e’ il diritto alla salute”.


“Innanzitutto -afferma Parente- abbiamo chiesto al commissario il ripristino della legalità attraverso il rispetto di quelle regole che finora sono state disattese. Regole, norme e leggi che ogni Azienda sanitaria ha interpretato a modo suo o di qualche suo dirigente, predisponendo ad esempio piani territoriali discriminatori che, per agevolare qualcuno, prevedevano addirittura suddivisioni di prestazioni per distretti”.

Il primo Dca -prosegue il capogruppo azzurro- emesso dal commissario proprio per revocare tali provvedimenti. Inoltre abbiamo segnalato l’atteggiamento discriminatorio adottato da alcune Asp in cui vengono riconfermate le prestazioni acquistate da alcune strutture sanitarie private a differenza di altre che hanno subito dimezzamenti. Senza parlare dell’Asp di Vibo Valentia dove, per una prestazione ambulatoriale, si e’ arrivati ad aspettare anche 18 mesi, o per una prestazione residenziale per la non autosufficienza si e’ costretti a recarsi in altre province sol perche’ l’Asp non intende assicurare nemmeno quei posti letto accreditati sul territorio, nonostante questo sia previsto nei Dca come quello 110 del 2018″.

Siamo fiduciosi che il neo commissario sappia agire nel modo migliore per individuare i fondi necessari per assicurare, in attesa dei nuovi ospedali e del reclutamento del personale medico e paramedico, almeno i livelli minimi delle prestazioni che rientrano nei Lea., Grazie all’azione del nuovo commissario, siano garantiti -conclude Parente- i diritti degli operatori della sanita’ pubblica e di quella privata e che possa cosi’ essere impressa una svolta al nostro disastrato sistema sanitario regionale”. 

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