Ballottaggio Catanzaro, la corsa alle poltrone dietro le quinte: Donato, Fiorita e il toto-assessori

Le due coalizioni hanno già aperto il manuale Cencelli e già circolano le prime ipotesi e i primi nomi di possibili assessori. Ecco tutte le ipotesi
rischio idrogeologico

di Mimmo Famularo – C’è una corsa che si disputa dietro le quinte, nelle segrete stanze lontane da indiscreti e ficcanaso. E’ quella delle poltrone a cui tanto sono interessati i vari rappresentanti dei partiti e i coordinatori delle liste che appoggiano l’uno e l’altro candidato sindaco. Da destra a sinistra le ore che separano Catanzaro dal turno di ballottaggio sono sempre più frenetiche e tra gli argomenti di discussione che accomunano Valerio Donato e Nicola Fiorita spicca la rosa degli assessori che inizia a prendere forma. D’altronde da lunedì prossimo si aprirà un’altra sfida, la più importante: amministrare Catanzaro. Con quale squadra? Le due coalizioni hanno già aperto il manuale Cencelli e già circolano le prime ipotesi e i primi nomi di possibili assessori. Indipendentemente dallo spettro dell’anatra zoppa (variabile che potrebbe condizionare soprattutto le scelte del centrosinistra), si lavora su due schemi: l’uno contrapposto all’altro.

Lo schema di Donato e del centrodestra

Lo schema di Donato e del centrodestra

Da qualche ora circola con insistenza una lista di possibili assessori che andrebbero a costituire l’eventuale squadra di governo di Valerio Donato. Al netto di smentite di rito o di dichiarazioni tese a bollare le indiscrezioni di queste ore come gossip politico o, peggio, come fake news, lo schema prodotto è piuttosto verosimile. La Lega e i fedelissimi del presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso farebbero la parte del leone con due posti in giunta. I candidati più accreditati sarebbero Rosario Mancuso (terzo degli eletti) e Daniela Critelli (prima dei non eletti), entrambi in forza ad Alleanza per Catanzaro, la lista più votata nella coalizione del centrodestra. Una mossa che permetterebbe di far scorrere la graduatoria facendo entrare in Consiglio comunale Antonio Mirarchi che andrebbe ad affiancare nel gruppo “civico-leghista” Eugenio Riccio e Manuel Laudadio. In pole position per la presidenza del Consiglio comunale ci sarebbe l’ex assessore Rosario Lostumbo, secondo degli eletti alle spalle del “signore delle preferenze” Sergio Costanzo e capolista di Prima l’Italia, la formazione riconducibile direttamente alla Lega. A Forza Italia andrebbe invece il vice sindaco e il coordinatore regionale Giuseppe Mangialavori avrebbe già espresso la sua preferenza per Marco Polimeni, astro nascente dei “berlusconiani” catanzaresi, già presidente del Consiglio comunale, pronto a fare il grande salto nell’esecutivo. E agli altri? Sergio Costanzo, leader indiscusso di Fare per Catanzaro, avrebbe fatto il nome dell’avvocato Ermanno Ferragina, già assessore comunale con Abramo qualche anno fa. Fabio Guerriero ha suggerito la promozione del fratello Roberto mentre uno dei “fedelissimi” di Antonio Montuoro, Emanuele Ciciarello (primo degli eletti in Progetto Catanzaro) potrebbe realizzare il suo sogno di entrare in giunta e, contestualmente, anche quello dell’altra “montuoriana” Roberta Gallo di essere così ripescata in Consiglio comunale. Tra i “donatiani” è derby tra l’ex Pd Antonio Argirò e il primo degli eletti nella lista Rinascita, Giovanni Parisi. Se quest’ultimo dovesse entrare nell’esecutivo, ci sarebbe spazio nell’assise comunale per l’Udc Giovanni Merante, al momento fuori dai giochi. Fratelli d’Italia avrebbe invece optato per Anna Chiara Verrengia. L’ultimo posto spetterebbe a Italia al Centro, il partito rappresentato in Calabria da Gaetano Quagliariello e Francesco De Nisi.

Le ipotesi nel “campo largo” del centrosinistra

Più complessa la partita a sinistra degli schieramenti. Nicola Fiorita è convinto di vincere lo spareggio con Valerio Donato e altrettanto sicuro di trovare la quadra per governare la città superando le “grane” dell’anatra zoppa. A sorpresa, contrariamente a quanto sostenuto pochi giorni fa, potrebbe entrare in giunta un uomo o una donna di Antonello Talerico al quale verrebbe dato un riconoscimento di natura politica per legarlo alla futura maggioranza che andrà comunque costruita in caso di vittoria del centrosinistra. A tal proposito il nome indicato sarebbe quello dell’avvocato Iole Le Pera, ovviamente il condizionale è d’obbligo. Al Partito democratico spetterebbero invece due posti nel nuovo esecutivo. Per il ruolo di vice sindaco i nomi più gettonati restano quelli del segretario cittadino Fabio Celia e della presidente dell’assemblea regionale Giusi Iemma. L’obiettivo, non poi così tanto segreto, è quello di far scorrere la graduatoria interna ai dem e permettere l’ingresso in Consiglio di Igea Caviano, la candidata sostenuta, tra gli altri, dal consigliere regionale Ernesto Alecci. In giunta potrebbe entrare da esterna (sempre in quota Pd) un altro avvocato, Chiara D’Amato, vicina ai dem ma anche molto apprezzata dal gruppo di Talerico. Potrebbe annunciare già prima del 26 giugno i nomi di qualche assessore Nicola Fiorita che – secondo fonti accreditate – penserebbe all’ex questore e prefetto di Vibo, il catanzarese Giuseppe Gualtieri, e alla “sardina” Jasmine Cristallo, legatissima ad Enrico Letta e molto gradita ai piani alti del Nazzareno. Rivendica rappresentatività nella prossima squadra di governo Cambiavento, il movimento di Nicola Fiorita che ha ottenuto più voti tra le liste di centrosinistra al primo turno. In questo caso il nome che potrebbe mettere tutti d’accordo sarebbe quello di Nunzio Belcaro, rimasto fuori dal Consiglio comunale. Tra i possibili ripescati Francesco Mardente in quota Movimento Cinquestelle mentre è tutta da giocare la partita per la presidenza del Consiglio comunale se dovesse prevalere il centrosinistra. Diversi gli aspiranti: dalla più votata nella coalizione Fiorita Giusi Iemma fino a Gianmichele Bosco, “alfiere” di Cambiavento, riconfermato a suon di voti in Consiglio comunale. Servirebbe in entrambi i casi un’impresa perché comunque vada la maggioranza sarà di centrodestra.

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