di Mimmo Famularo – Da Fiorita a Fiorita. Ritorno al passato per Antonello Talerico che rompe gli indugi e ufficializza quanto già si sapeva: al ballottaggio non appoggerà il centrodestra definito “mascherato” di Valerio Donato ma farà una virata a sinistra per sostenere Nicola Fiorita. Come nel 2017. Tra una sinistra e un’altra (la definizione è sua) sceglie di “sponsorizzare” quella originale. Con delle precisazioni non certamente secondarie: nessun apparentamento e nessun accordo per qualche ruolo in giunta. “Io appoggerò Nicola Fiorita senza entrare nella sua maggioranza. Intendo rimanere un consigliere comunale, non ho chiesto e non chiederò a nessuno ruoli in giunta, in partecipate, in consigli d’amministrazione. Il mio intendimento è quello di dare un contributo fattivo, appoggerò provvedimenti che riterrò utile e avverserò quello che non mi convinceranno. Non farò apparentamenti tecnici e non entrerò formalmente e tecnicamente nella maggioranza, rimarrò equidistante ma faremo valere il nostro peso politico”.
La separazione da Mimmo Tallini
La separazione da Mimmo Tallini
Il suo percorso politico proseguirà senza Mimmo Tallini che ha dato libertà di scelta al suo elettorato. “Io vado per la mia strada” ribadisce Talerico che risponde piccato a chi lascia intendere che senza l’ex presidente del Consiglio regionale la sua forza è alquanto limitata. “I dati numerici – sostiene – dicono il contrario. La mia forza elettorale è quella del mio gruppo. Tallini ha fatto le sue scelte ma non è più il Tallini di qualche anno fa”. In consiglio comunale entrerà comunque una “talliniana” di ferro, Giulia Procopi: “Deciderà lei se stare nel nostro gruppo o rimanere nell’alveo di Noi con l’Italia”. Separazione con Tallini e divorzio ufficiale anche da Forza Italia che non sarà il suo partito neanche se dovesse essere eletto in Consiglio regionale. Come è noto balla un ricorso in appello e Antonello Talerico potrebbe prendere il posto di Valeria Fedele. “Rimango nel centrodestra perché avremo un futuro, abbiamo impedito a Donato di vincere al primo turno e oggi potremo favorire la vittoria di Fiorita, ma uscirò probabilmente da Forza Italia non condividendo la linea del coordinatore regionale che disconosco da tutti i punti di vista. Ho un buon rapporto con il presidente Occhiuto che non credo voglia perdere un pezzo della sua maggioranza”.
“L’anatra zoppa si trasformerà in un cinghiale”
Talerico definisce “non ideologica” la sua scelta di appoggiare al ballottaggio Nicola Fiorita ed è convinto di poter essere determinante: “Crediamo di riuscire a spostare quei voti che saranno utili per vincere e credo che si possa vincere anche per mille voti”. Nessun ingovernabilità all’orizzonte. “Qualcuno parla di anatra zoppa ma vedrete – osserva – che diventerà un cinghiale perché da noi nessuno si dimette. A prescindere da chi sarà il sindaco vi posso assicurare che è molto più probabile che questo mandato duri poco. Potrebbe dimettersi il primo cittadino ma non il 50% più uno dei consiglieri”. Talerico ha poi rivelato di aver incontrato Fiorita e di aver chiesto di fare “una giunta di altro spessore, con componenti anche non candidati nelle varie liste”. Ha accusato Donato e compagni di “scorrettezza politica” per aver contattato anche alcuni dei suoi candidati. “Non vado con Donato perché – precisa Talerico – non posso appoggiare un centrodestra mascherato, un’area che ha posto un veto nei miei confronti e ora cerca i voti alla mia coalizione ma con metodi subdoli, tentando di contattare non me ma miei candidati. Ma i miei candidati non sono mercenari”.