È una lotta contro il tempo, nel villaggio indiano di Mandavi, quella partita per salvare la vita di un bambino di 8 anni caduto in un pozzo profondo oltre 17 metri. Tanmay Diyawar è precipitato mentre stava giocando in campagna, nello stato centrale del Madhya Pradesh. Il piccolo sarebbe rimasto intrappolato nel fango. Ora si sta cercando si scavare con le ruspe un cunicolo laterale per raggiungerlo. Purtroppo il bambino non risponde più. L’agenzia di stampa Ansa scrive che il responsabile delle operazioni di salvataggio ha detto ai media che le speranze di trovarlo vivo sono ormai scarse.
Tanmay è precipitato nel pozzo nella giornata di martedì 6 dicembre, mentre stava giocando in campagna. Il dramma si è consumato davanti alla sorellina di 12 anni, che immediatamente è andata dal padre per raccontargli quanto accaduto. “Mia figlia lo ha visto e mi ha informato – racconta il disperato papà al quotidiano The Hindu – che era caduto nel pozzo. Ci siamo subito precipitati. Respirava e abbiamo ascoltato la sua voce”.
Tanmay è precipitato nel pozzo nella giornata di martedì 6 dicembre, mentre stava giocando in campagna. Il dramma si è consumato davanti alla sorellina di 12 anni, che immediatamente è andata dal padre per raccontargli quanto accaduto. “Mia figlia lo ha visto e mi ha informato – racconta il disperato papà al quotidiano The Hindu – che era caduto nel pozzo. Ci siamo subito precipitati. Respirava e abbiamo ascoltato la sua voce”.
“Condizioni stabili”
Nelle scorse ore i soccorritori avevano definito le condizioni del bambino “stabili”. Tanmay – come riporta FanPage – viene monitorato tramite una telecamera, con una equipe medica che è sul posto, mentre le macchine continuano a scavare per portarlo di nuovo alla luce. “Ci vuole più tempo di quanto ci aspettassimo perché ci sono pietre. Abbiamo chiamato una macchina demolitrice di notte per romperle“, avevano detto ieri i soccorritori. Ma adesso, col passare del tempo, la situazione sembra complicarsi e ancora non è stato possibile estrarre il bambino.