Bancarotta fraudolenta, a giudizio l’ex amministratore della Lauritano Trasporti

L’imputato avrebbe procurato un ingiusto vantaggio alla Catanzarese Trasporti Logistica e Distribuzione. Il processo avrà inizio il 17 dicembre

Scritture contabili falsificate e movimenti di affari poco trasparenti da una società fallita a quella di famiglia danneggiando i creditori. Con l’accusa di bancarotta fraudolenta e bancarotta preferenziale, il gup del Tribunale di Catanzaro Francesca Pizii ha rinviato a giudizio Sebastiano Lauritano amministratore unico della Trasporti Lauritano srl dal 2008 fini al 2010 anno del fallimento della stessa azienda. Il processo avrà inizio davanti al Tribunale collegiale il prossimo 17 dicembre. Secondo le ipotesi di accusa, l’imputato, codifeso dai legali Giancarlo Pittelli e Fabrizio Costarella, avrebbe procurato un ingiusto vantaggio alla Catanzarese Trasporti Logistica e Distribuzione, società riconducibile alla famiglia Lauritano, avente lo stesso oggetto sociale della Trasporti Lauritano, dichiarata fallita dal Tribunale di Catanzaro il 27 luglio 2010. In particolare l’imputato, avrebbe alienato beni strumentali dalla fallita Lauritano alla Catanzarese Trasporti Logistica e Distribuzione per un valore di circa 72mila euro, somma corrisposta con cambiali, che però sarebbero risultate già girate a copertura del debito alla società Camastra Petroli. Avrebbe poi rinunciato al credito di circa 250mila euro nei confronti della Catanzarese Trasporti Logistica e Distribuzione, che a sua volta  si sarebbe accollata il debito di 220mila euro della fallita Lauritano Trasporti verso la società Log Service Europe distraendo la somma di circa 34mila euro. Somma risultata proveniente dalla Catanzarese Trasporti, registrata in contabilità sotto la voce “rilevazione” e con un sistema di falsificazione delle scritture contabili o  scritture tenute in modo tale da non consentire una corretta ricostruzione del movimento degli affari, avrebbe impedito al curatore della fallita Lauritano Trasporti  di agire per la riscossione del credito. Ma c’è di più. L’imputato avrebbe favorito alcuni creditori danneggiando altri, corrispondendo in via preferenziale ad un fornitore la somma di 13mila euro a titolo di pagamento di due fatture. Con l’aggravante di aver provocato alla fallita Lauritano un danno patrimoniale di rilevante entità, in relazione ai crediti ammessi al passivo, pari complessivamente ad euro 1.267.424,05.

Scritture contabili falsificate e movimenti di affari poco trasparenti da una società fallita a quella di famiglia danneggiando i creditori. Con l’accusa di bancarotta fraudolenta e bancarotta preferenziale, il gup del Tribunale di Catanzaro Francesca Pizii ha rinviato a giudizio Sebastiano Lauritano amministratore unico della Trasporti Lauritano srl dal 2008 fini al 2010 anno del fallimento della stessa azienda. Il processo avrà inizio davanti al Tribunale collegiale il prossimo 17 dicembre. Secondo le ipotesi di accusa, l’imputato, codifeso dai legali Giancarlo Pittelli e Fabrizio Costarella, avrebbe procurato un ingiusto vantaggio alla Catanzarese Trasporti Logistica e Distribuzione, società riconducibile alla famiglia Lauritano, avente lo stesso oggetto sociale della Trasporti Lauritano, dichiarata fallita dal Tribunale di Catanzaro il 27 luglio 2010. In particolare l’imputato, avrebbe alienato beni strumentali dalla fallita Lauritano alla Catanzarese Trasporti Logistica e Distribuzione per un valore di circa 72mila euro, somma corrisposta con cambiali, che però sarebbero risultate già girate a copertura del debito alla società Camastra Petroli. Avrebbe poi rinunciato al credito di circa 250mila euro nei confronti della Catanzarese Trasporti Logistica e Distribuzione, che a sua volta  si sarebbe accollata il debito di 220mila euro della fallita Lauritano Trasporti verso la società Log Service Europe distraendo la somma di circa 34mila euro. Somma risultata proveniente dalla Catanzarese Trasporti, registrata in contabilità sotto la voce “rilevazione” e con un sistema di falsificazione delle scritture contabili o  scritture tenute in modo tale da non consentire una corretta ricostruzione del movimento degli affari, avrebbe impedito al curatore della fallita Lauritano Trasporti  di agire per la riscossione del credito. Ma c’è di più. L’imputato avrebbe favorito alcuni creditori danneggiando altri, corrispondendo in via preferenziale ad un fornitore la somma di 13mila euro a titolo di pagamento di due fatture. Con l’aggravante di aver provocato alla fallita Lauritano un danno patrimoniale di rilevante entità, in relazione ai crediti ammessi al passivo, pari complessivamente ad euro 1.267.424,05.

g. p.

Redazione Calabria 7

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