In centinaia si sono radunati davanti alla Prefettura, in pieno centro cittadino, su corso Vittorio Emanuele. Sono i ristoratori, i baristi e gli altri operatori commerciali di Vibo Valentia che non intendono arrendersi al Covid, non vogliono abbassare la saracinesca delle loro attività, protestano contro la prolungata chiusura imposta dal Governo Draghi. Tutti insieme riuniti in un comitato il cui nome già dice tutto: “Zona Bianca”. Una protesta sotto forma di flashmob per dire a chi impone la zona rossa con tutte le restrizioni del caso che la somministrazione del servizio può avvenire in condizione di sicurezza, senza conseguenze per la salute di clienti e del personale. Chiedono l’immediata revoca di un provvedimento che, a loro giudizio, viola diversi articoli della Costituzione.
Il gruppo Zona Bianca: “Ecco come riaprire in sicurezza”
Il gruppo Zona Bianca: “Ecco come riaprire in sicurezza”
L’iniziativa non ha scopo di lucro, non è accessibile al pubblico (ma solo ai manifestanti precedentemente prenotati) e si sta svolgendo nel rispetto dei dovuti distanziamenti e sanificazioni. I ristoratori si sono posizionati dinanzi alla Prefettura di Vibo allestendo dei tavoli a scopo puramente dimostrativo.
Un movimento che conta decine di operatori del settore che si sentono vessati da disposizioni che impediscono loro di lavorare e che mettono in crisi il comparto. Crisi a cui non pongono rimedi i ristori le cui cifre sono ritenute assolutamente inadeguate rispetto alle perdite e ai danni subiti in questo anno di pandemia.
Altri gruppi analoghi sono nati in tutte le altre quattro provincie calabresi. Il gruppo “Zona Bianca” consegnerà al prefetto Francesco Zito un documento contenente i motivi della protesta e le garanzie sulle riaperture di sicurezza.