Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa degli avvocati Vincenzo Ioppoli e Arturo Bova. “In qualità di difensori di fiducia di Giuseppe Truglia – si legge nella nota -, indagato nell’operazione Basso Profilo della Dda di Catanzaro, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e corruzione per un atto contrario ai propri doveri di ufficio, ipotesi entrambe aggravate dalle modalità mafiose, preme sottolineare che l’ordinanza emessa dal Tribunale della Libertà di Catanzaro, il 19 febbraio e depositata in Cancelleria il 22 febbraio, e della quale riportiamo integralmente e pedissequamente il dispositivo, annulla l’ordinanza limitatamente all’aggravante mafiosa confermando la misura cautelare in atto.
Dunque, con la suddetta ordinanza, sebbene venga confermata la misura cautelare degli arresti domiciliari, il Tribunale della Libertà ha notevolmente ridimensionato la gravità dell’ipotesi accusatoria originariamente formulata nei confronti di Giuseppe Truglia, escludendo non solo l’ipotesi della turbativa negli affidamenti diretti operati dal Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese, ma ancor prima, l’aggravante agevolatrice della presunta associazione mafiosa. Un risultato che ci soddisfa solo parzialmente. Aspetteremo di leggere le motivazioni che nei prossimi giorni saranno depositate dal Tribunale della Libertà – concludono gli avvocati – al fine di argomentare il ricorso per Cassazione che, allo stato delle cose, appare inevitabile.
Dunque, con la suddetta ordinanza, sebbene venga confermata la misura cautelare degli arresti domiciliari, il Tribunale della Libertà ha notevolmente ridimensionato la gravità dell’ipotesi accusatoria originariamente formulata nei confronti di Giuseppe Truglia, escludendo non solo l’ipotesi della turbativa negli affidamenti diretti operati dal Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese, ma ancor prima, l’aggravante agevolatrice della presunta associazione mafiosa. Un risultato che ci soddisfa solo parzialmente. Aspetteremo di leggere le motivazioni che nei prossimi giorni saranno depositate dal Tribunale della Libertà – concludono gli avvocati – al fine di argomentare il ricorso per Cassazione che, allo stato delle cose, appare inevitabile.