Cade l’aggravante mafiosa per l’associazione a delinquere semplice e per il reato di fraudolento trasferimento di valori, ma resta ai domiciliari il commercialista Francesco Le Rose, coinvolto nell’operazione della Dda di Catanzaro, che ha svelato presunti intrecci tra ‘ndrangheta, politica e imprenditoria. Lo ha deciso il Tribunale del riesame, che, pur confermando l’ordinanza rispetto alla misura cautelare, ha parzialmente accolto le richieste difensive dei legali Francesco Iacopino del foro di Catanzaro ed Enrico Monaco del foro di Caserta. Una decisione quella dei giudici del collegio che porta ad escludere che il commercialista sapesse che l’imprenditore Antonio Gallo agevolasse le cosche Bagnato e Trapasso.
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