Annullata l’ordinanza di custodia cautelare per Vincenzo De Luca arrestato il 21 gennaio in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, nell’ambito dell’inchiesta Basso Profilo. L’accusa mossa a De Luca era quella di far parte di una associazione a delinquere di stampo mafioso con il preciso “compito di portare ad esponenti delle varie cosche operanti in Catanzaro e Crotone omaggi in relazione a ricorrenze festive” nonché all’ occorrenza imbasciate riservate tra i consociati ed esponenti di altre cosche.
Della presunta associazione, secondo l’accusa, facevano parte Gallo Antonio, con una posizione apicale, nonchè Rosa Tommaso, Falcone Carmine, Leone Andrea ma anche soggetti giudicati separatamente quali Grande Aracri Nicolino, Trapasso Giovanni, Mannolo Alfonso e Bagnato Antonio Santo.
Della presunta associazione, secondo l’accusa, facevano parte Gallo Antonio, con una posizione apicale, nonchè Rosa Tommaso, Falcone Carmine, Leone Andrea ma anche soggetti giudicati separatamente quali Grande Aracri Nicolino, Trapasso Giovanni, Mannolo Alfonso e Bagnato Antonio Santo.
I difensori del De Luca, avvocati Armodio Migali e Piero Mancuso hanno sostenuto davanti al Tribunale della Libertà l’assoluta estraneità ai fatti del De Luca che era solo un collaboratore del Gallo che frequentava esclusivamente per esigenze lavorative.
Questa mattina il Tribunale della Libertà ha disposto la scarcerazione del De Luca dopo poco più di un mese di carcerazione.
I difensori del De Luca, avvocati Armodio Migali e Piero Mancuso hanno sostenuto davanti al Tribunale della Libertà l’assoluta estraneità ai fatti del De Luca che era solo un collaboratore del Gallo che frequentava esclusivamente per esigenze lavorative.
Questa mattina il Tribunale della Libertà ha disposto la scarcerazione del De Luca dopo poco più di un mese di carcerazione.