L’operazione “Basso Profilo”, che vede 81 persone indagate e 50 per cui sono state adottate diverse misure cautelari (dall’arresto al divieto di dimora), ha portato anche al sequestro del Mops, un noto locale del quartiere Lido di Catanzaro. Nelle accuse del pubblico ministero, infatti, viene evidenziato il ruolo del catanzarese Umberto Gigliotta, arrestato in carcere, socio del locale e, secondo la Dda, prestanome di Tommaso Trapasso, figlio del boss Giovanni Trapasso, appartenente alla locale di ‘ndrangheta di Steccato di Cutro riconducibile Mannolo. Sarebbe lui il reale proprietario del Mops.