di Gabriella Passariello– Dai legami dell’imprenditore Umberto Gigliotta, conosciuto come “Mister centomila” con la famiglia di ‘ndrangheta dei Trapasso di Cutro al sistema delle truffe. Il collaboratore di giustizia Dante Mannolo nel verbale di interrogatorio del 4 febbraio scorso quasi integralmente omissato e confluito negli atti dopo la chiusura indagine da parte della Dda dell’inchiesta “Basso Profilo” (LEGGI), che ha svelato i legami tra ‘ndrangheta, politica e imprenditoria, dichiara di essere a conoscenza di alcuni investimenti dei Trapasso effettuati tramite Gigliotta nel settore immobiliare Catanzarese: “pretendeva soldi da loro per acquisire terreni e immobili e successivamente per fare tali operazioni, Gigliotta costituì un’agenzia immobiliare. So anche che lui aveva delle entrature nel tribunale di Catanzaro per acquisire immobili all’asta”. Il pentito riferisce di aver acquisito queste informazioni da una persona legata al clan dei Gaglianesi e di conoscerlo da diversi anni. “Si è sempre occupata di truffe, apre e chiude attività economiche”. E per far comprendere meglio le modalità con cui veniva attuato il sistema delle truffe, Mannolo spiega come queste nascano dall’apertura di attività commerciali intestate a prestanome, che poi vengono fatte chiudere e fallire, guadagnando su beni acquistati da fornitori mai pagati.
La merce acquistata e mai pagata
La merce acquistata e mai pagata
“Ricordo ad esempio una truffa effettuata tramite la moglie di un dipendente di una struttura ospedaliera di Catanzaro, a cui fu intestata un’attività avente ad oggetto la rivendita di prodotti elettronici, ubicata nel capoluogo di regione: con tale ditta vennero acquistati prodotti mai pagati, poi rivenduti a metà prezzo. La ditta venne chiusa subito dopo”. Dante Mannolo nel verbale di interrogatorio riferisce inoltre che Gigliotta interrompe la sua partecipazione alle truffe, quando inizia ad investire con i Trapasso, precisando che a Catanzaro operano due gruppi organizzati per delinquere nel settore delle truffe: “Prima questi due erano insieme all’interno del gruppo dei Gaglianesi. Non sono inseriti in contesti di criminalità organizzata ma hanno certamente il rispetto dei vari gruppi criminali. Ho visto Gigliotta a casa dei Trapasso in diverse circostanze, soprattutto in occasione di ricorrenze, Natale o Pasqua”. Poi il verbale prosegue, ma le pagine sono coperte da omissis.
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