Dopo circa sei ore di requisitoria, in cui ha ricostruito gli atti delle indagini e i singoli capi d’accusa, il pm della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro Paolo Sirleo ha invocato condanne dai 30 anni ai 4 mesi di reclusione per 46 dei 47 imputati nel processo scaturito dall’inchiesta “Basso Profilo”, che punta a fare luce sugli intrecci più nascosti tra ‘ndrangheta, politica e imprenditoria. La pena più alta è stata chiesta per il “principino” Antonio Gallo ristretto al carcere duro per il quale la Dda di Catanzaro ha invocato 30 anni di carcere. Mano pesante anche nei confronti dell’imprenditore di Catanzaro Umberto Gigliotta, destinatario negli scorsi giorni di un sequestro finalizzato alla confisca per un importo di 4 milioni di euro: per lui sono stati invocati 24 anni di reclusione. Chiesta una sola assoluzione dalla Dda.
Le richieste di condanna
Le richieste di condanna
Il pm Paolo Sirleo ha chiesto le seguenti condanne: Enrik Baci 7 anni; Antonio Santo Bagnato 10 anni; Elena Banu 4 anni; Tommaso Brutto 9 anni; Saverio Brutto 7 anni; Maria Rosaria Caliò 2 anni e 6 mesi; Eliodoro Carduccelli 15 anni e 60mila euro di multa; Ilenzia Cerenzia 2 anni e 6 mesi; Nicola Cirillo 7 anni; Ercole D’Alessandro 15 anni; Luciano D’Alessandro 9 anni; Vincenzo De Luca 13 anni; Antonella Drosi; 5 anni; Valerio Antonio Drosi 4 anni; Mario Esposito 4 anni; Santo Faldella 4 anni e 8mila euro di multa; Antonello Formica 4 mesi; Antonio Gallo 30 anni; Francesco Gallo 4 anni; Glenda Giglio 7 anni; Umberto Gigliotta 24 anni; Odeta Hasaj 4 anni e 3 mesi; Giuseppe La Bernarda 4 anni; Giuseppe Lamanna 4 anni; Andrea Leone 21 anni; Francesco Le Rose 9 anni; Roberto Mari 4 mesi; Ieso Marinaro 3 anni; Giovanni Mazzei 6 anni; Antonio Melino 4 anni; Liberato Giuseppe Paciullo 3 anni e 6 mila euro di multa; Daniela Paonessa 3 anni e 6 mila euro di multa; Rositsa Pazieva 2 anni; Raffaele Posca 6 anni; Andrea Rosa 4 anni e 4 mesi; Umberto Rotundo 2 anni; Rolando Russo 3 anni e 6 mesi; Giovanni Lorenzo Servidio 2 anni e 10 giorni; Maurizio Silipo 2 anni e 2 mesi; Maria Teresa Sinopoli 6 anni e 4 mesi; Tommaso Stranges 2 anni; Rosa Talarico 6 anni; Matteo Tarantino 2 anni e 4 mesi; Luca Torcia 1 anno e 6 mesi; Rosa Torcia 2 anni e 6 mesi; Alberto Zavatta 3 anni e Claudio Zavatta 3 anni.
La richiesta di assoluzione
Il pm della Distrettuale ha invocato l’assoluzione solo per Giorgia Sollecchia. Per un altro filone della stessa inchiesta è già arrivata la sentenza di primo grado con rito abbreviato il 28 ottobre 2021 (LEGGI) e nei confronti degli imputati è in corso il processo di appello dove il pg, durante la requisitoria, ha invocato 22 condanne (LEGGI).
Le ipotesi di accusa
Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di tipo mafioso, corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, trasferimento fraudolento di valori, rivelazione e utilizzazione del segreto di ufficio, riciclaggio, accesso abusivo al sistema informatico e voto di scambio politico-mafioso. Tra questi l’imprenditore Antonio Gallo, espressione delle ‘ndrine Trapasso e Bagnato, sotto l’ala protettrice della cosca Ferrazzo di Mesoraca e di altre organizzazione criminali riunite nel nome della locale di ‘ndrangheta di Cirò; l’ex consigliere comunale di Catanzaro e l’allora assessore del Comune di Simeri Crichi, rispettivamente Tommaso e Saverio Brutto, che avrebbero favorito i progetti di ascesa di Gallo, presentandogli appartenenti alle Forze dell’ordine infedeli, “disposti a negoziare le informazioni riservate provenienti da ambienti interni all’autorità giudiziaria, cedendo al fascino del potere economico e alle relazioni di Gallo”. Tra gli imputati anche l’imprenditore Umberto Gigliotta, che avrebbe fatto ingresso nella sfera criminale catanzarese grazie alla conoscenza di Francesco Trapasso, detto Franco “u rabbinu” e Salvatore Espedito Mazza, inteso “Stellina”, entrambi considerati organici al clan dei Gaglianesi di Catanzaro, un’articolazione delle ‘ndrine Trapasso di San Leonardo di Cutro e degli Arena di Isola Capo Rizzuto.
Il collegio difensivo
Venerdì prossimo inizieranno le arringhe difensive nel cui nutrito collegio compaiono i nomi degli avvocati: Nicola Cantafora, Salvatore Staiano, Vincenzo Cicino, Sergio Rotundo, Enzo Ioppoli, Angela La Gamma, Valerio Murgano, Enzo De Caro, Domenico Concolino, Vincenzo Varano, Vincenzo Marsico, Giovambattista Scordamaglia, Francesco Iacopino, Gregorio Viscomi, Francesco Verri, Eugenio Felice Perrone, Salvatore Iannotta, Roberta Scozzafava, Francesca Pesce, Giuseppe Pitaro, Piergiuseppe Cutrì, Mario Rocca, Vincenzo Rosa, Fabrizio Costarella, Francesco Rotundo, Enzo Galeota, Lucia Conte e Piero Mancuso.