Sono state pene pesanti quelle inflitte dal Tribunale collegiale di Catanzaro nei confronti di 35 imputati, tra imprenditori, affiliati alla ‘ndrangheta e appartenenti alle Forze dell’ordine, coinvolti nella maxi inchiesta della Dda di Catanzaro “Basso Profilo” che punta a svelare i legami più nascosti tra ‘ndrangheta, politica e imprenditoria, un’indagine, che il 21 gennaio di due anni fa ha portato le Forze dell’ordine a notificare 50 misure cautelari. Le condanne più pesanti sono state disposte nei confronti dei due imprenditori Antonio Gallo e Umberto Gigliotta, con un verdetto a 30 anni di reclusione (LEGGI). Ma è stata una sentenza pesante anche su un altro versante, come emerge dalla lettura del dispositivo: per i risarcimenti dei danni richiesti, per la confisca di tutti i beni mobili, immobili, rapporti finanziari, quote societarie, aziende e società.
I risarcimenti riconosciuti alle parti civili
I risarcimenti riconosciuti alle parti civili
In particolare i giudici hanno condannato tutti gli imputati a risarcire i Comuni di Catanzaro, di Roccabernarda, la Regione Calabria, la Provincia di Catanzaro con importi da liquidarsi in separata sede, oltre al pagamento in solido delle spese di costituzione e difesa, liquidate per ciascuno in euro 4.065 oltre Iva, cpa, spese generali al 15%. Hanno inoltre condannato Herik Baci, Antonio Santo Bagnato , Elena Banu, Maria Rosaria Caliò, Eliodoro Carduccelli, Ilenia Cerenzia, Nicola Cirillo, Santo Fardella, Antonio Gallo, Umberto Gigliotta, Giuseppe Lamanna, Andrea Leone, Francesco Lerose, Ieso Marinaro, Liberato Giuseppe Paciullo, Daniela Paonessa, Raffaele Posca, Andrea Rosa, Rolando Russo, Giovanni Lorenzo Servidio, Maurizio Silipo, Maria Teresa Sinopoli, Rosa Talarico, Luca Torcia, Rosa Torcia, Alberto Zavatta, Claudio Zavatta al risarcimento dei danni nei confronti delle Agenzie delle Entrate da liquidarsi in separata sede, anche qui con annesso pagamento in solido delle spese di costituzione e difesa, che i giudici liquidano in 5.284, 50, oltre Iva, cpa, spese generali al 15%. Hanno disposto per il finanziere Ercole D’Alessandro il risarcimento dei danni patiti dal Ministero dell’economia e delle finanze, condannando Henrik Baci, Antonio Santo Bagnato, Elena Banu, Maria Rosaria Caliò, Eliodoro Carduccelli, Ilenia Cerenzia, Nicola Cirillo, Ercole D’Alessandro, Antonella Drosi, Santo Fardella, Antonello Formica, Antonio Gallo, Francesco Gallo, Umberto Gigliotta, Giuseppe Lamanna, Andrea Leone, Francesco Lerose, Ieso Marinaro, Liberato Giuseppe Paciullo, Daniela Paonessa, Andrea Rosa, Umberto Rotundo, Rolando Russo, Giovanni Servidio, Maruzio Silipo, Maria Teresa Sinopoli Rosa Talarico, Matteo Tarantino, Luca Torcia, Rosa Torcia, Alberto Zavatta, Claudio Zavatta, al risarcimento dei danni provati al Comune di Cutro da liquidarsi in separata sede, nonché al pagamento in solido delle spese di costituzione e difesa che liquida in 4.065, oltre Iva, cpa, spese generali al 15%, imponendo ad Antonio Gallo e ad Andrea Leone il risarcimento dei danni provocati alla parte civile del Comune di Sellia Marina e per Henrik Baci, Antonio Santo Bagnato Elena Banu, Maria Rosaria Caliò, Eliodoro Carduccelli, Ilenia Cerenzia, Nicola Cirillo, Ercole D’Alessandro, Antonella Drosi, Santo Faldella, Antonio Gallo Francesco Gallo, Umberto Gigliotta, Giuseppe Lamanna, Andrea Leone, Francesco Lerose, Ieso Marinaro, Liberato Giuseppe Paciullo, Daniela Paonessa, Andrea Rosa, Umberto Rotundo , Rolando Russo, Giovanni Lorenzo Servidio, Maurizio Silipo, Maria Teresa Sinopoli, Rosa Talarico, Matteo Tarantino, Luca Torcia, Rosa Torcia, Alberto Zavatta, Claudio Zavatta il risarcimento dei danni provocati alle parti civili della Presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero dell’interno, sempre da liquidarsi in separata sede, con pagamento in solido delle spese di costituzione e difesa, già liquidate con le statuizioni in favore delle Agenzie delle Entrate. Il collegio ha condannato Umberto Gigliotta a risarcire la parte civile Giuseppe Liberato Paciullo.
L’ordine dei giudici di procedere alla confisca di 58 aziende
Il Tribunale collegiale di Catanzaro ha ordinato la confisca di tutti i beni mobili, immobili, rapporti finanziari, quote societarie, aziende e società in sequestro. Si contano in tutto 58 società e in particolare la “Rio.Piodo” srls con sede legale a Sellia Marina di proprietà di Maria Rosaria Caliò; “Adriana srl” con sede legale a Catanzaro di proprietà per il 51% della “Rio.Piodo srls”; “Rosa Victoria”, con sede a Roccabernarda di proprietà di “Victoria Rosa”; “S.s Fornasiero Andrea Srls” con sede legale a Squillace, di proprietà di Andrea Rosa; “Antinfortunistica Gallo” di Antonio Gallo con sede a Sellia Marina; “AG Sales Agents Srls” di Antonio Gallo, con sede legale a Roma; “New Clean srl”, con sede a Roma, di proprietà di Rosa Talarico; “New C Angy srl” di proprietà di Rosa Talarico con sede a Roma; “Banul srls”, con luogo di esercizio a Milano di proprietà di Blekar Kici; “D&C srls di Noia Concetta”, con sede a Roma, di proprietà di Hoxha Bilal; “Deter Shop srls”, con sede a Catanzaro, di proprietà di Simona Cannarozzi; “Femat srls”, con sede a Moncalieri di proprietà di Francesco Luzzi; “Futur service di Comberiati Monica”, con sede a Sellia Marina, di proprietà di Monica Comberiati; “Generale Trade srls” con sede a Roma, di proprietà di Giulio Docimo; “Global Marketing srl”, con sede a Roma, di proprietà di Bilal Hoxa; “In Works srls”, con sede a Milano di proprietà di Alban Keta; “Keal srls” con sede a Roma, di proprietà di Alban Keta; “Linea Forniture srls” con sede a Milano di proprietà di Edmond Baci; ditta individuale “Luzzi Francesco” con sede a Roma di proprietà di Francesco Luzzi; “Memlin srls” con sede a Milano di proprietà di Alban Keta; “Mondis srls”, con sede a Milano di proprietà di Edmon Baci; “Secur Works srl”, con sede a Velletri, di proprietà di Bledar Koci; “Serviciu Di Banu Elena”, con sede a Sellia Marina, di proprietà di Elena Banu; “T Service srls” con sede a Napoli di proprietà di Rositsa Pazieva; “Uniform Srls” con sede a Roma di proprietà di Alban Keta; “Ala confezioni srl” con sede ad Artena, di proprietà di Bruno Palone; “Antinfotunistica Gallo Srl”, con sede a Savoia, le cui quote risultano a Raffaella, Francesco e Antonio Gallo; “Non Solo permute Servizi Immobiliari srl” con sede a Catanzaro; “Da.Pa.” di Paonessa Daniela con sede a Catanzaro, di proprietà di Daniela Paonessa; “Kei G Immobiliare srl” con sede a Catanzaro, di proprietà di Luigi Alecce; “Li.Pa di Paciullo Liberato”, con luogo di esercizio a Catanzaro, di proprietà di Liberato Paciullo; “Metal Service srls”, con sede a Catanzaro, di proprietà di Liberato Paciullo; “Associazione Artistico Culturale Mythos”, con sede a Catanzaro, di proprietà di Ieso Marinaro; “Da. Pa. Graphic srls”, con sede a Catanzaro, di proprietà di Ieso Marinaro; “Alecce Luigi Ditta individuale” con sede a Catanzaro, di proprietà di Luigi Alecce; “Grt srls con sede a Catanzaro, di proprietà di Matteo Tarantino e Umberto Rotundo; “Impresa Individuale Leone Andrea” con sede a Catanzaro; “Seateam srl”, con sede a Tropea e unità locale a Caraffa, di proprietà di Andrea Leone per il 50 per cento, la restante parte di Anna Mercurio, quota di fatto riconducibile al primo. “Edil Truck Service” di Carduccelli Elio con sede a Catanzaro; Alser Srl, con sede a Catanzaro, di proprietà di Eliodoro Carduccelli, con il 76%, l’altro 12% a Saverio Procopio e il restante 12 % a Andrea Curto; “My Service 24 srl” di Tommaso Strages; “Nuova Universale Forniture srl” di cui Ilenia Cerenzia risulta amministratore unico, mentre il socio unico è Bledar Koci; “Nuova H20 Solutions srl” con sede ad Artena e unità locale a Marcellinara, di cui l’amministratore unico è Bledar Koci; “Nuova Contact Comunications srls”, con sede ad Artena e unità locale a Catanzaro: amministratore e socio unico Bilal Hoxha; “Service Call srl”, amministratore e socio unico Bilal Hoxha; “Ki Nova srls”, con sede a Corigliano Rossano, di cui l’ amministratore unico è Giulio Docimo e socio unico risulta Albertina Leuzzi; “Industrial Work Forniture srls”, con sede a Roma, di cui l’amministratore e socio unico è Francesco Leuzzi; “New Services srls con sede a Roma, di cui legale rappresentante e socio unico è Francesco Luzzi; “Sud Progress srls” con sede legale a Roma e l’ amministratore risulta Silvia Molinaro, mentre socio unico Giulio Docimo; “Meridional Work srls”, con sede a Roma, amministratore e socio unico Giulio Docimo; “Docimo Giulio” con sede legale a Roma e di cui è titolare Giulio Docimo; “Iron Worker srl” con sede legale a Nizza, amministratore e socio al 50 % Bruno Palone e socio al 50 % Giuseppe Mangone; “G. b. System srl”, con sede legale a Botricello, amministratore e socio unico Giuseppe Mangone; “Secur Trading srl” con sede legale a Roma, i cui soci sono Henrik Baci per il 10 % e Edmond Baci al 90.
Fabbricati, terreni e rolex
Tre fabbricati e due terreni ubicati a Sellia Marina intestati ad Antonio Gallo; un terreno sito nel Comune di Sellia Marina intestato a Rosa Talarico; quattro fabbricati intestati ad Umberto Gigliotta e ubicati a Catanzaro lido. La quota del 50 per cento di altri 24 fabbricati intestati ai cugini di Umberto Gigliotta e ad Umberto Rotundo. Altri tre fabbricati, a vario titolo, intestati ai coniugi Gigliotta, Giorgia Parentela, Mattero Tarantino e Umberto Rotundo, un fabbricato intestato a Andrea Leone a Catanzaro e un altro intestato ad Aurora Leone, che ne ha la nuda proprietà, mentre Andrea Leone a Anna Mercurio nei sono usufruttuari. Ventinove i mezzi sequestrati tra auto, anche di lusso, moto e un autocarro intestati a vario titolo ad Umberto Gigliotta, Giorgia Parentela, Stella Rotundo, Andrea Leone, con sequestro finalizzato alla confisca di una serie infinita di rapporti bancari e carte prepagate, compresi i rolex di Antonio Gallo, di Umberto Gigliotta, di Andrea Leone.
Le somme di denaro sequestrate per la confisca
E ancora i giudici hanno ordinato il sequestro finalizzato alla confisca di diverse somme di danaro: 10.050 euro di proprietà di Tommaso Rosa, 87.340, 91 euro di Umbero Gigliotta, danaro trovato nell’abitazione di Settingiano, 4.720 euro di Francesco Lerose; 6.370 di Claudio Zavatta; 4.010 di Raffaele Posta; 25.500 euro di Giuseppe Mangone, 142.850 di Umberto Rotundo. I giudici hanno ordinato la confisca di denaro o in mancanza di beni mobili e immobili nella disponibilità dei condannati, con precise ripartizioni in base ai capi di imputazione. In particolare 51.761, 51 euro nei confronti di Antonio Gallo e Maria Teresa Sinopoli, la somma complessiva di 3.699.900,62 a carico di Antonio Gallo; 333.023 nei confronti di Antonio Gallo in solido con Ilenia Cerenzia limitatamente a 299.907, 63; altri 617.564, 07 nei confronti dello stesso imprenditore in solido con Maria Teresa Sinopoli, limitatamente a 82.380, 21 euro. Altri 211.457, 35 ad Antonio Gallo, in solido con Luca Torcia limitatamente a 92.965 euro con Andrea Rosa limitatamente a 111.135, 20 euro, con Giovanni Lorenzo Servidio limitatamente a 118.091,34; 401.630, 90 nei confronti di Gallo, Torcia, Sinopoli, altri 68.948, 90 nei confronti di Gallo e altri 514. 482, 97 di Antonio Gallo, Francesco Gallo e Talarico Rosa in solido tra loro; Altri 568.350. 86 in solido con Antonio Gallo, Francesco Gallo e Rosa Talarico; in solido tra loro Maria Rosaria Caliò e Maurizio Silipo per un importo di 235.164, 38 euro. Altri 64.925, 68 nei confronti di Antonio Gallo e ancora 348.401, 88 euro nei confronti di Antonio Gallo, Rolando Russo e Maria Teresa Sinopoli; euro 37.750, 98 nei confronti di Antonio Gallo e 185.529, 36 all’imprenditore, a Eliodoro Carduccelli e complessivi 169,502,35 euro ad Umberto Gigliotta.
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