Basta animali al circo: la legge è stata approvata nel 2017, ma…

di Matteo Brancati

Gli animali, tutti i generi, aggiungerei, meriterebbero rispetto. Ma non quel rispetto da quattro soldi, ma quello vero e proprio. Uso il condizionale perché, a quanto pare, in molte zone d’Italia, compresa anche la città di Catanzaro, tutto questo non avviene. Bella cazzata, urlerei.

Gli animali, tutti i generi, aggiungerei, meriterebbero rispetto. Ma non quel rispetto da quattro soldi, ma quello vero e proprio. Uso il condizionale perché, a quanto pare, in molte zone d’Italia, compresa anche la città di Catanzaro, tutto questo non avviene. Bella cazzata, urlerei.

In questi giorni, come molti cittadini stanno vedendo, nella zona sud di Catanzaro è arrivato il circo (Sai che novità).

Adesso, sul web, la parole circo viene definita con “uno spettacolo dal vivo articolato in varie esibizioni di abilità fisica, detti numeri, svolto generalmente in una pista circolare, ma anche diffusamente, nel corso dei secoli come nel panorama attuale, su una scena frontale. Gli spettacoli del circo hanno luogo sotto il tendone, in appositi edifici (circhi stabili), così come all’aperto o in sale teatrali regolari o anche in sale abbastanza grandi. Le esibizioni rispondono a categorie di base (peraltro flessibili e combinabili) quali numeri aerei, acrobazia ed equilibrismo al suolo, giocoleria, comicità eccentrica e arte del clown, addestramento di animali e arte equestre, esibizioni di rischio tipo il monociclo (bicicletta con una ruota)”. Lo ammetto, ho preso tutto da Wikipedia perchè è utile e ti fa perdere meno tempo. (adesso torno serio).

Tutto bello, anzi no. Alla fine della definizione spuntano “gli animali”. E gli animali nel circo soffrono seriamente. Immaginate uno di voi costretto a rimanere in un recinto per svariate ore (con sole, pioggia, vento, neve) o di essere obbligato a fare determinate cose altrimenti sarete frustati. Tipo ingurgitare 100 kg di aglio senza bere nemmeno un bicchier d’acqua.

Il circo, così, dovrebbe abolire ogni acrobazia con gli animali perché quest’ultimi stanno male. E non lo scrivo solo io, ma anche l’associazione inglese  “Animal Defenders” che, con un reportage pubblicato qualche anno fa, ha confermato tutto ciò.

Una consuetudine confermata anche da Liana Orfei la quale, nel suo libro, spiega apertamente come le tigri venivano picchiate per farle rimanere sedute sugli sgabelli in cambio di qualche pezzo di carne. (Che poi avevano sempre fame, ma questo è un altro discorso).

Nel caso dell’elefante presente in foto, si nota chiaramente la sofferenza del mammifero, vincolato a camminare in uno spazio non suo e in un habitat che crea disagio. Camminate voi in 2 metri per 18 ammirando solo auto che sfrecciano o che vanno al centro commerciale. Una condizione peggiore (e non per il centro commerciale) che porta l’elefante alla pazzia considerando anche dove viene trasportato. Molti circhi, come si può leggere su internet, hanno deciso di non “usare” gli animali nei loro spettacoli, puntando su altro genere di giochi.

Sul sito Oipa Italia Onlus (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) si legge: “La Federazione dei Veterinari Europei (FVE) raccomanda a tutte le autorità competenti a livello europeo e nazionale di proibire l’uso di animali selvatici nei circhi itineranti, poiché non c’è alcuna possibilità che vengano soddisfatte in modo adeguato le loro necessità fisiologiche, mentali e sociali. Questi animali, soprattutto elefanti e grandi felini, continua la FVE, hanno lo stesso patrimonio genetico dei loro corrispondenti in natura e mantengono lo stesso comportamento istintivo: non c’è alcun beneficio che possa giustificare l’uso di animali selvatici nei circhi itineranti né dal punto di vista educativo, né della conservazione, della ricerca e neppure economico”.

Dunque, gli animali al circo non devono stare. Anzi si, solo sugli spalti a godersi lo spettacoli del clown. Sempre se ne hanno voglia.

E pensare che la norma, volta al riordino del settore dello Spettacolo, dunque anche all’eliminazione della presenza di animali nei circhi e nelle attività di spettacolo itineranti, era stata approvata in Parlamento nel 2017. Ma adesso stanno lavorando per tempi e modi.

Che palle. (e intanto sui social monta la protesta).

(Foto: Valeria Valia)

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