di Martina Gareri – “La commedia intelligente nasce da un’osservazione profonda, deve servire a far capire dei concetti non sempre fruibili e in una maniera molto più accessibile. Bisogna sorridere ma quando l’eco della risata si spegne deve rimanere qualcosa allo spettatore”. Mercoledì prossimo, 3 novembre, Benedetto Casillo sarà al Teatro Comunale di Catanzaro per l’inaugurazione della rassegna AMA Calabria con ‘Così parlò Bellavista’ di Luciano De Crescenzo, una commedia in cui viene rappresentata la vera Napoli degli anni 80.
Napoli, la capitale del sapersi adattare
Napoli, la capitale del sapersi adattare
“Ci sono due battute fondamentali – ha detto Benedetto Casillo – una in cui si evidenza che, purtroppo, il mondo continua a dividersi tra Nord e Sud, mentre nella battuta finale Bellavista afferma che Napoli potrebbe essere l’unica occasione per il mondo di salvarsi. Questa città rappresenta un po’ la capitale del sapersi adattare ed uniformare ma anche delle contraddizioni e bisogna sapere imparare a vivere. Nonostante le sue contraddizioni Napoli è generosa, avvolte un po’ aggressiva, fantasiosa, malinconica e rappresenta questo modo di sapersi adattare. Nel 2018 è iniziato a girare questo spettacolo ma per colpa della pandemia ci siamo dovuti fermare, nonostante tutto torno sul palco con una voglia di ripresa notevole, assistiamo ad una nuova scenografia in platea rappresentata dal pubblico con la mascherina ma l’importante è avere un contatto con esso”.
Da Benedetto Casillo un importante messaggio di speranza
Casillo crede che, “con la filosofia di De Crescenzo, l’obiettivo di far capire anche le cose più difficili, rendendole semplici, sia stato raggiunto. Oggi ci si violenta a vicenda, l’uomo violenta la natura, stiamo chiudendo il mondo in una mossa difficilmente apribile e la commedia, oltre ad intrattenere, trasmette messaggi importanti e in questo momento soprattutto di speranza”, ha concluso Casillo.