Benzinai sul piede di guerra: “Gli aumenti non dipendono da noi, ora basta!”

Ferruccio Schiavello, coordinatore nazionale di Asnali energia, si è detto pronto a tutelare i gestori, presentando "denunce in tutte le Procure della Repubblica"
prezzi carburante

“È ora di finirla, la misura è colma. Sono pronto a presentare denunce in tutte le Procure della Repubblica. È ora di finirla di continuare a dire che l’aumento di benzina e gasolio dipenda dai gestori delle stazioni di servizio. È una sacrosanta bugia e una gratuita diffamazione di tutta la nostra categoria”. Lo afferma Ferruccio Schiavello, coordinatore nazionale di Asnali energia, il quale ribadisce che “il gestore applica il prezzo dei carburanti rivenduti consigliato (imposto) dalle compagnie petrolifere di riferimento.  I margini del gestore di carburanti non sono in percentuale ma sono fissi a prescindere del prezzo dei carburanti. Il gestore margina poco meno di 3 centesimi di euro per litro di carburante venduto. Inoltre, a seguito di accordi economici nazionali siglati tra le associazioni di categoria dei benzinai e le compagnie petrolifere, non ha alcuna discrezionalità nei prezzi dei carburanti”.

“Informazioni false e tendenziose”

“Informazioni false e tendenziose”

Secondo Schiavello “queste informazioni false e tendenziose, diffuse su tutti i mezzi di comunicazione e su tutti i social, non fanno altro che mettere in pericolo l’incolumità personale del gestore, dei propri collaboratori e delle proprie famiglie. È grave, anzi gravissimo, che il ministro Cingolani asserisca, senza alcun dato di fatto, che gli aumenti dei carburanti sono ingiustificati, frutto di truffe e speculazioni. Fino a prova contraria, da ministro della Repubblica italiana, ha tutti gli strumenti per determinare chi ha truffato e speculato. Quindi, a fronte del proprio ruolo, prima pensi ad accertare le responsabilità, ove effettivamente ci siano e, poi esterni le conclusioni”.

I quesiti di Schiavello al ministro Cingolani

Il coordinatore nazionale di Asnali energia invita il ministro a spiegare agli italiani “che fine faranno le decine di miliardi di euro incassati in più sugli aumenti dei carburanti. Forse servono a pagare le armi che invieremo in Ucraina? O forse è proprio lui e il governo dalla parte dei truffatori e speculatori che hanno impoverito e annullato il potete di acquisto delle famiglie italiane? Forse oltre alla dannata guerra che condanniamo con tutte le forze stiamo pagando una transizione ecologica senza né capo né piedi e portata avanti a vista dal Governo? In ogni caso oltre che inviare nota di protesta al Governo nei confronti del ministro Cingolati chiederemo le dovute spiegazioni e smentite pubbliche. La misura è colma!”.

Chiesti maggiori controlli

Schiavello annuncia infine di aver dato mandato all’ufficio legale di “presentare nelle Procure della Repubblica su tutto il territorio nazionale denunce a piena tutela dei gestori carburanti. Chiederemo maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza dei gestori. I gestori restano presidio di legalità e di servizio svolgendo per i cittadini un ruolo chiaro, trasparente come già ampiamente dimostrato durante la pandemia”.

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