Aveva lasciato da sola in casa la figlia disabile di soli 7 anni, con paralisi cerebrale, bloccata al letto e con il tubo di alimentazione ancora attaccato. Il motivo? Doveva andare al bar a far festa. In seguito a una segnalazione allo sceriffo della Contea di Matagorda, gli agenti di polizia avevano fatto irruzione nell’abitazione della figlia e trovato la bambina ancora lì, immobile, ma senza vita. Nell’appartamento erano stati trovati vivi anche gli altri due figli della donna: uno di cinque anni e l’altro di soli tre mesi. Lo scorso 5 ottobre, Laurent Kay Dean, 27 anni residente a Bay City, circa 128 chilometri a sud ovest di Houston in Texas, si è dichiarata colpevole di omicidio della figlia, Jordynn Barrera, deceduta nel gennaio 2020.
La bambina disabile era alimentata da un sondino
La bambina disabile era alimentata da un sondino
La bambina era affetta da sindrome di Down. Inoltre, per via della paralisi cerebrale, era costretta all’alimentazione a sondino. Rea confessa, la madre è stata condannata all’ergastolo più altri vent’anni di carcere. La notizia della condanna è stata diffusa dall’emittente televisiva texana KTRK. Dean è stata arrestata e incarcerata nella prigione della contea di Matagorda con tre accuse di reato: abbandono, messa in pericolo di minore e pericolo imminente di lesioni personali. La donna, lo scorso 30 gennaio 2020 si era recata con alcuni amici allo Shade’s Bar di Bay City, lasciando incustoditi i suoi figli a casa, inclusa Jordynn, che necessitava di sorveglianza e cure costanti. Secondo quanto riferito dal quotidiano locale Bay City Tribune, Dean avrebbe scelto di dichiararsi colpevole di ogni capo d’imputazione, per non andare a processo davanti a una giuria e ottenere così uno sconto sulla pena, evitando così una probabile condanna a morte. La donna trascorrerà dunque il resto della sua vita dietro le sbarre. Difficilmente rivedrà i suoi bambini di nuovo. (Fanpage)