Orrore nel Crotonese, bimba stuprata per 4 anni: arrestati il padre e un amico della famiglia

Le indagini della Procura della Repubblica di Crotone hanno disvelato una realtà a dir poco “raccapricciante” nella quale viveva da anni la povera bambina

Avrebbero abusato sessualmente, negli anni, della bambina di soli 7 anni. E’ questa l’accusa contestata dalla Procura di Crotone al padre e all’amico di famiglia, entrambi arrestati dai Carabinieri e tradotti nel carcere di Crotone.

“Maltrattamenti in famiglia e abusi sessuali su minore”

“Maltrattamenti in famiglia e abusi sessuali su minore”

Nel pomeriggio odierno, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Crotone, in collaborazione con i militari della Stazione Carabinieri di Scandale, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Tribunale di Crotone, nei confronti di due persone ultracinquantenni di Scandale, in provincia di Crotone, in ordine ai quali venivano raccolti gravi indizi di colpevolezza del reato di “maltrattamenti in famiglia e abusi sessuali su minore”. Gli abusi sarebbero stati commessi a Scandale, piccola comunità della provincia crotonese, in un
contesto familiare di gravissimo degrado socio-culturale. La madre della piccola, anch’ella vittima di maltrattamenti fisici e verbali, avrebbe tentato più volte di fermare il marito nel corso del tempo, assistendo in più occasioni agli abusi sessuali che la piccola subiva – sin da quando aveva pochi anni di vita (circa 3 anni) – anche dall’amico di famiglia, con la complicità del padre.

Indagini avviate dai servizi sociali

Le indagini dei Carabinieri sono state avviate dopo la segnalazione degli assistenti sociali del comune crotonese: a far scattare l’allarme sono stati i comportamenti inusuali della bambina sia nel contesto sociale, che in quello scolastico. Da qui, le immediate investigazioni condotte dai militari della Sezione
Operativa e della stazione carabinieri di Scandale, sotto l’attenta direzione della Procura della
Repubblica di Crotone, hanno disvelato una realtà a dir poco “raccapricciante” nella quale viveva,
da anni, la povera bambina.

Omissioni fatti noti ai familiari

I racconti puntuali forniti dalle vittime, le intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché le testimonianze raccolte dagli inquirenti in un contesto caratterizzato da palesi reticenze ed omissioni volte a screditare la realtà dei fatti, evidentemente nota ai più stretti familiari, sono confluite nell’inchiesta che, nonostante le difficoltà, ha permesso ai carabinieri di arrestare i due indagati e salvare la madre e la bambina, entrambe collocate in idonee strutture protette.

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