di Gabriella Passariello- Si sarebbe avvicinata a lei al bar con la scusa di offrirle un’aranciata e poi le avrebbe messo le mani tra le gambe, toccandole le parti intime. Lui un 76enne, di Gasperina, nel Catanzarese, lei una bimba di appena 11 anni, incredula, turbata, terrorizzata dall’atteggiamento di quell’uomo che conosceva, così come era conosciuto dalla sua famiglia. Scossa al punto da riuscire a confidarsi con la madre solo dopo ore, per evitarle preoccupazioni. Il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Graziella Viscomi ha iscritto nel registro degli indagati F. S. con l’accusa di violenza sessuale aggravata per fatti accaduti circa tre mesi fa, il 25 luglio scorso.
Senza possibilità di difesa
Senza possibilità di difesa
Secondo le ipotesi di accusa il presunto pedofilo avrebbe palpeggiato le parti intime della bambina con atti repentini, senza consentire alla vittima di difendersi o di manifestare il suo dissenso, costringendo l’11enne a subire atti sessuali. E’ stata la madre della piccola ad esporre tutto ai carabinieri, riferendo che a raccontarle subito dell’accaduto è stata l’altra figlia, mentre solo in secondo momento quando la mamma è andata dalla piccola per trovare conferme, lei le ha confidato l’enorme macigno che aveva dentro. Una vicenda che non si sarebbe conclusa all’interno di quel bar, ma sarebbe andata avanti per ore, perchè lui l’avrebbe inseguita fino a casa.
L’incidente probatorio
Il pubblico ministero, titolare del fascicolo, ha chiesto al gip Barbara Saccà che si proceda con le forme dell’incidente probatorio, strumento che serve a cristallizzare le prove in un futuro dibattimento. Richiesta accolta, rilevata la necessità di procedere all’esame testimoniale della vittima previo accertamento peritale finalizzato a verificare se l’11enne abbia l’idoneità psichica a rendere autonoma testimonianza sugli episodi di abuso sessuale, vista la tenera età della vittima. L’incidente probatorio avrà luogo il prossimo 27 ottobre al Tribunale dei minorenni di Catanzaro.