Maltrattamenti all’asilo, due maestre arrestate: salivano addosso ai bimbi quanto erano per terra

Due insegnanti, ritenute responsabili di maltrattamenti, sono state arrestate e sottoposte ai domiciliari dai carabinieri del comando provinciale di Cosenza, supportati da militari del Nas e del Nil della città calabrese.

Le indagini avrebbero documentato una serie di maltrattamenti di natura fisica e psicologica compiuti dalle due donne nei confronti dei bambini, tutti di età compresa tra i due e i cinque anni, all’interno di un asilo di Cariati (Cs).

Le indagini avrebbero documentato una serie di maltrattamenti di natura fisica e psicologica compiuti dalle due donne nei confronti dei bambini, tutti di età compresa tra i due e i cinque anni, all’interno di un asilo di Cariati (Cs).

Strattonavano i bambini, tiravano loro i capelli, li trascinavano, li strattonavano e li spintonavano, li picchiavano e, addirittura, salivano loro addosso quando erano per terra. Tutte violenze documentate dai Carabinieri che hanno arrestato due maestre di un asilo di Cariati, nel Cosentino. Le indagini sono state avviate alla fine dello scorso mese di ottobre a seguito di alcune segnalazioni anonime giunte all’Arma. Gli inquirenti hanno documentato una serie di maltrattamenti di natura fisica e psicologica compiuti dalle due insegnanti nei confronti dei bambini, di età compresa tra i due e i cinque anni, loro affidati. Dalle immagini e dalle conversazioni captate attraverso le videocamere installate nell’aula, sono emerse le violenze nei confronti dei bambini, una ventina, che frequentano l’asilo. Oltre cinquanta in meno di un mese. Le due donne sono state immortalate mentre compiono atti di violenza fisica. In due occasioni, le maestre, approfittando del fatto che due bambini erano sdraiati a terra, sarebbero letteralmente salite sulle gambe dei piccoli. E ancora colpi alla testa, anche usando corpi contundenti. Poi c’erano i rimproveri immotivati, spesso accompagnati da ingiurie e minacce, anche di morte, nonché comportamenti oppressivi ed umilianti nei confronti dei bambini.

Il ricorso alla violenza era, secondo gli inquirenti, sistematico e quotidiano, tanto che le piccole vittime, vedendo avvicinarsi le insegnanti, si coprivano il volto intimoriti, temendo le percosse.

Nel corso delle attività di notifica del provvedimento, i militari della stazione di Cariati hanno effettuato anche un accesso ispettivo unitamente ai loro colleghi del Nas e del Nil di Cosenza, riscontrando una serie di irregolarità. All’interno dell’asilo c’erano cibi e bevande scaduti o congelati senza mezzi idonei. Una delle due collaboratrici è risultata irregolare poiché non assunta. I militari dell’Arma hanno riscontrato anche la mancanza di documentazione necessaria per svolgere attività lavorative con i minorenni e la mancanza di certificazione sanitari.

Sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 23.600 euro e la struttura è stata sequestrata. Le indagini continueranno per verificare eventuali ulteriori responsabilità, anche alla luce del fatto che sino a questo momento nessuna denuncia è stata presentata alle forze dell’ordine. Le due donne, al termine delle formalità di rito, sono state trasferite nelle rispettive abitazioni agli arresti domiciliari.

“Le telecamere che i Carabinieri sono riusciti a piazzare dentro l’asilo documentano come, in alcuni casi, addirittura, ci sono comportamenti che sfiorano le sevizie”. Lo ha detto Eugenio Facciolla, procuratore di Castrovillari (Cosenza), nel corso della conferenza stampa che è seguita all’arresto di due maestre di Cariati. “Atteggiamenti gravissimi nei confronti di bambini di due anni, strattonati e presi per i capelli, – ha detto Facciolla – lanciati da una parte all’altra, immagini davvero toccanti”. “Il legislatore si deve fare carico di imporre un sistema di sorveglianza all’interno di queste strutture, – ha aggiunto il procuratore – noi queste cose le scopriamo per caso, e chissà quante ancora ce ne sono, grazie all’intuito dei genitori che vedevano i loro bambini ripetere ed emulare sui loro giocattoli e orsacchiotti quello che veniva loro fatto”.
“Nel frigorifero dell’asilo abbiamo trovato dei latticini scaduti, – ha detto invece il capitano dei Carabinieri di Rossano, Carlo Alberto Sganzerla – quindi non è da escludere che prodotti scaduti venissero somministrati ai bambini”. “E poi, oltre alla titolare, – ha detto Sganzerla – l’altra donna arrestata era irregolare all’interno della struttura, e senza neanche alcuna specializzazione per il ruolo che ricopriva”.

Redazione Calabria 7

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