Risolto il caso del piccolo Samuele, il bimbo di 5 anni affetto da autismo a cui l’istituto comprensivo di Soverato aveva negato l’assistenza specialistica indispensabile per l’esercizio del diritto allo studio del ragazzo. Decisivo questa mattina l’incontro tra il legale della famiglia, Eliana Corapi, la dirigente scolastica, la senatrice Silvia Vono, l’assessore all’istruzione del Comune di Soverato Daniela Prunestì e i carabinieri. Al termine del confronto la dirigente ha accolto la presenza del terapista all’interno della classe di Simonluca.
L’accaduto aveva generato la reazione di tantissimi cittadini che avevano espresso solidarietà al piccolo e alla sua famiglia con l’hasthag #iostoconsimonluca. Nella giornata di ieri, inoltre, il Consiglio comunale di Soverato ha dato il via libera all’attivazione di “uno sportello per bambini affetti da disturbo dello spettro autistico e disturbi psicosensoriali gestito da personale specializzato”. Un atto dal sopore simbolico, dopo la scelta del sindaco Ernesto Alecci di chiudere l’intera classe frequentata dal ragazzo a fronte dell’ennesimo diniego espresso dalla dirigente. Grazie all’accordo raggiunto nella giornata di oggi oltre al docente di sostegno e all’educatore professionale, il piccolo alunno si avvarrà anche del terapista indicato dalla famiglia. “Un risultato -ha commentato la senatrice Silvia Vono – che sovrasta il clamore mediatico di questi giorni che, utilizzando impropriamente situazioni di fragilità, mira a creare indignazione sociale ledendo, non solo il diritto del singolo, ma quello di tutti i bambini ai quali deve essere sempre assicurato di vivere la #scuola e la propria quotidianità serenamente”.
L’accaduto aveva generato la reazione di tantissimi cittadini che avevano espresso solidarietà al piccolo e alla sua famiglia con l’hasthag #iostoconsimonluca. Nella giornata di ieri, inoltre, il Consiglio comunale di Soverato ha dato il via libera all’attivazione di “uno sportello per bambini affetti da disturbo dello spettro autistico e disturbi psicosensoriali gestito da personale specializzato”. Un atto dal sopore simbolico, dopo la scelta del sindaco Ernesto Alecci di chiudere l’intera classe frequentata dal ragazzo a fronte dell’ennesimo diniego espresso dalla dirigente. Grazie all’accordo raggiunto nella giornata di oggi oltre al docente di sostegno e all’educatore professionale, il piccolo alunno si avvarrà anche del terapista indicato dalla famiglia. “Un risultato -ha commentato la senatrice Silvia Vono – che sovrasta il clamore mediatico di questi giorni che, utilizzando impropriamente situazioni di fragilità, mira a creare indignazione sociale ledendo, non solo il diritto del singolo, ma quello di tutti i bambini ai quali deve essere sempre assicurato di vivere la #scuola e la propria quotidianità serenamente”.