“Occorre far tornare a lavorare tutti quelli che ora non possono”, così il Segretario della Lega Matteo Salvini discutendo delle ultime misure sull’aumento delle capienze nei teatri e negli eventi. Nessuna data, infatti, è stata ancora prevista per la riapertura delle discoteche, ferme da marzo 2020.
Però ora bisogna “riaprire anche le discoteche. Perché questa sera ci saranno 40mila spettatori allo stadio, mentre 400 persone con green pass non possono andare in un locale da ballo?” ha aggiunto. “Milano è una delle capitali del divertimento sano, ci sono – ha concluso – migliaia di posti di lavoro. La nostra richiesta – ha detto parlando di cinema e teatri – è di riaprire tutto per tutti”. “Ma che ragionamento scientifico è il 75%? perché non il 78,8 allora? Apriamo tutto. All’estero – ha ricordato – sono aperti a piena capienza”.
Però ora bisogna “riaprire anche le discoteche. Perché questa sera ci saranno 40mila spettatori allo stadio, mentre 400 persone con green pass non possono andare in un locale da ballo?” ha aggiunto. “Milano è una delle capitali del divertimento sano, ci sono – ha concluso – migliaia di posti di lavoro. La nostra richiesta – ha detto parlando di cinema e teatri – è di riaprire tutto per tutti”. “Ma che ragionamento scientifico è il 75%? perché non il 78,8 allora? Apriamo tutto. All’estero – ha ricordato – sono aperti a piena capienza”.
Progressione graduale nelle riaperture
Ieri, però, non è stata esaminata la richiesta arrivata dal ministero dello Sviluppo economico di verificare la possibilità di riaprire le discoteche. Il Comitato ha ritenuto possibile un allentamento delle misure “sulla base dell’attuale evoluzione positiva del quadro epidemiologico e dell’andamento della campagna vaccinale”. Ma, sottolinea il portavoce Silvio Brusaferro, è opportuna “una progressione graduale nelle riaperture, basata sul costante monitoraggio dell’andamento dell’epidemia combinato con la progressione delle coperture vaccinali nonché degli effetti delle riaperture stesse”.
La capienza negli stadi e nei luoghi all’aperto, nel frattempo, potrà passare dall’attuale 50% al 75%; nei palazzetti e nei luoghi al chiuso si sale al 50% dall’attuale 25%. Per quanto riguarda cinema, teatri e sale concerti, si passa al 100% all’aperto ed all’80% al chiuso.
“La riapertura di tutto”
”Per gradi, ma arriviamo presto al 100%”, ha sostenuto ieri il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. “La medesima cosa vale anche per sale da ballo e discoteche. Magari in questo caso serve una maggior cautela, e serve agire di più per gradi. Credo che un concerto con un numero di persone limitate, ma tutte controllate con Green Pass sia, più che fattibile. Magari osserviamo prima 2 o 3 settimane l’andamento del virus, dopo la riapertura di tutto. Ma se le cose vanno bene – aveva concluso Sileri -, credo che il freno a mano possiamo abbassarlo”.
Il ministero dello Sviluppo economico, su indicazione del ministro Giancarlo Giorgetti, ha chiesto al Comitato tecnico scientifico un parere sulla riapertura delle discoteche. L’auspicio è che il Cts “si esprima sulla possibilità di superare il regime di assoluta sospensione delle attività di sale da ballo, discoteche e locali assimilati, prevedendone l’apertura subordinata al rispetto di misure di prevenzione, fra cui l’accesso con Green Pass”.