La Corte d’Appello di Catanzaro ha deciso: non verranno riuniti i processi “Black Money” contro il clan Mancuso di Limbadi al processo “Purgatorio” che vede imputati i due ex vertici della Squadra Mobile di Vibo Valentia, Maurizio Lento ed Emanuele Rodonò (entrambi assolti in primo grado dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, il secondo condannato solo per una presunta rivelazione del segreto d’ufficio) e l’avvocato Antonio Galati del Foro di Vibo, condannato in primo grado per concorso esterno.
E’ stata bocciata la richiesta del pm della Dda di Catanzaro, Annamaria Frustaci, in veste di pg in questo processo, rappresentando anche la pubblica accusa. L’istanza è stata rigettata pèr impedire la dilatazione dei tempi processuali e perchè la Corte d’Appello ha ritenuto inutile risentire gli stessi testimoni che erano già stati sentiti in primo grado quando la stessa istanza formulata dal Pg e bocciata dalla Corte d’Appello era già stata respinta dai giudici di primo grado. Nel processo “Black money” gli imputati sono 12.
E’ stata bocciata la richiesta del pm della Dda di Catanzaro, Annamaria Frustaci, in veste di pg in questo processo, rappresentando anche la pubblica accusa. L’istanza è stata rigettata pèr impedire la dilatazione dei tempi processuali e perchè la Corte d’Appello ha ritenuto inutile risentire gli stessi testimoni che erano già stati sentiti in primo grado quando la stessa istanza formulata dal Pg e bocciata dalla Corte d’Appello era già stata respinta dai giudici di primo grado. Nel processo “Black money” gli imputati sono 12.
Redazione Calabria 7