Nell’ambito di un’attività straordinaria di rafforzamento dei presidi fissi e volanti all’interno dell’area portuale di Gioia Tauro, predisposta dal Comando Provinciale di Reggio Calabria e dall’Ufficio delle Dogane di Gioia Tauro, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi, Fiamme gialle e doganieri hanno sequestrato, in due attività distinte, complessivamente 3.128,205 chili di cocaina purissima e arrestato il conducente di un autoarticolato. In particolare, attraverso una complessa ed articolata attività di analisi di rischio e riscontri fattuali su oltre 3.000 contenitori provenienti dal continente sudamericano, i militari della Guardia di Finanza ed i funzionari doganali, con l’ausilio di sofisticati scanner in dotazione ad ADM, sono riusciti ad individuare 2.272,515 chili di cocaina, abilmente occultata in 3 container carichi di banane, sacchi di arachidi e pepe.
Droga nascosta sotto caschi di banane
La successiva ispezione permetteva di trovare, occultata sotto caschi di banane, 855,690 chili di cocaina. All’esito delle operazioni, la droga e l’autoarticolato utilizzato per il traffico illecito sono stati sequestrati; l’uomo, indagato allo stato per la violazione della normativa in materia di sostanze stupefacenti (in relazione al trasporto di 855,690 kg di cocaina) e fatte salve le necessarie conferme nel prosieguo delle indagini preliminari, è stato arrestato e condotto nella casa circondariale di Palmi, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Complessivamente la sostanza stupefacente sequestrata, di qualità purissima, avrebbe potuto essere tagliata dai trafficanti di droga fino a 4 volte prima di essere immessa sul mercato, fruttando alla criminalità un introito di circa 1 miliardo di euro.
Le modalità di occultamento dello stupefacente si dimostrano spesso differenti e sempre in via di evoluzione, obbligando gli investigatori a perfezionare di volta in volta le metodologie operative.