Blitz antidroga nel Cosentino, la gang spacciava anche in ospedale (NOMI)

Nel corso dell'indagine sono stati sequestrati 4 kg di hashish e marijuana a Corigliano Rossano. Nella cessione erano coinvolti anche dei minori

Quattordici misure cautelari sono state eseguite stamani all’alba dalla Polizia a Corigliano Rossano (Cs) a carico di altrettante persone accusate, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I provvedimenti, emessi dal Gip del Tribunale di Castrovillari (Cs), riguardano un’organizzazione dedita allo smercio di droga nel centro del Cosentino. Gli inquirenti ritengono di avere smantellato le tre principali piazze di spaccio della città: piazza Le Fosse, Piazza Salotto e Piazza Portofino. I provvedimenti sono stati eseguiti da agenti del locale commissariato di Polizia, della squadra mobile di Cosenza e dei reparti prevenzione crimine Calabria settentrionale e centrale con il supporto di unità cinofile della Questura di Vibo Valentia. Ottanta gli agenti impegnati nell’esecuzione dei provvedimenti.

La droga in ospedale

La droga in ospedale

I componenti dell’organizzazione spacciavano anche in ospedale. L’indagine, iniziata nel giugno 2019, avrebbe documentato un vasto traffico di sostanze stupefacenti che si svolgeva prevalentemente nell’area urbana di Corigliano del Comune di Corigliano-Rossano, ma con direttrici di approvvigionamento in altre aree della provincia di Cosenza e delle province di Vibo Valentia e Reggio Calabria, oltre che della vicina Puglia e, talvolta, nell’hinterland di Napoli. Conversazioni telefoniche, intercettazioni ambientali e telematiche, unite a riscontri investigativi avrebbero messo in luce un articolato sistema di spaccio di sostanze stupefacenti, prevalentemente di marijuana e hashish, ed in maniera minore di cocaina, che aveva come basi Corigliano Centro dove avveniva lo smistamento dei grossi quantitativi e venivano prese le decisioni inerenti all’attività di spaccio al dettaglio. L’attività del gruppo si estendeva alla frazione Schiavonea e verso l’area urbana di Rossano. Il provvedimento del Gip, emesso sulla base delle risultanze raccolte dagli investigatori della Polizia di Stato, accoglie le ipotesi accusatorie formulate dal sostituto procuratore della Procura di Castrovillari, Flavio Serracchiani, per i reati di spaccio di sostanze stupefacenti, aggravati, in alcuni casi, dal fatto che le cessioni venivano effettuate in prossimità e all’interno dell’ospedale civile e talvolta, con la partecipazione di minori.

Sequestrati 4 kg di hashish e marijuana

Nel corso dell’indagine sono stati effettuati svariati arresti in flagranza collegati e a riscontro delle attività in corso, numerosi riscontri sugli acquirenti di hashish e marijuana; sono stati sequestrati complessivamente circa 4 kg di stupefacenti tra hashish e marijuana. L’attualità del traffico di stupefacenti e delle condotte contestate è ulteriormente avvalorata dagli arresti in flagranza di reato effettuati negli ultimi mesi dalla Polizia di Stato. Le indagini hanno permesso di decrittare il vasto frasario usato dagli indagati per dissimulare le trattative per l’acquisto e la cessione dello stupefacente, caratterizzato da espressioni allusive. L’operazione, denominata “Portofino”, portata a termine dalla Polizia di Stato sulla base delle direttive della Procura della Repubblica di Castrovillari, ha di fatto permesso di smantellare le tre principali piazze dello spaccio di Corigliano Rossano frequentate da giovanissimi anche minori e teatri della Movida cittadina. Nel corso delle perquisizioni effettuate contestualmente all’esecuzione sono stati rinvenuti a carico di una persona, con rapporti di parentela con un indagato, 112 grammi di marjiuana suddivisa in dosi motivo per il quale veniva tratto in arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e sottoposto al regime degli arresti domiciliari.

Le misure cautelari

La custodia in carcere è stata disposta per Amedeo Ionfrida, Mario Filadoro, Pierluigi Filadoro, Gianluca Abate, Vincenzo Aquino e Pasquale Aquino. Gli arresti domiciliari sono disposti per Giovanni Scura, Giuseppe De Patto, Pier Giuseppe Congiu e Rosario Docimo. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Loredana Ruggieri, Anna Forte, Iuliana Emilia Alexa e Gian Luca Pometti.

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