Nella giornata di ieri, mercoledì 8 giugno, i finanzieri dei Comandi provinciali di Catanzaro e Bologna, coordinati dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro di beni, disposto dal Tribunale di Catanzaro, nell’ambito del procedimento di prevenzione instaurato nei confronti di Francesco Ventrici, noto narcotrafficante internazionale originario del Vibonese, da tempo residente nella provincia di Bologna. Lo stesso, coinvolto in vari procedimenti penali per l’importazione in Italia di ingenti carichi di sostanze stupefacenti provenienti dal Sudamerica abilmente occultati in carichi di merce di copertura, ha già riportato condanne pesantissime, tant’è che attualmente si trova in carcere per scontare una condanna alla pena della reclusione fino al 3 ottobre 2045.
Il decreto emesso dal Tribunale nell’ambito del procedimento di prevenzione scaturisce, quindi, da una preventiva valutazione del profilo criminale dell’interessato che lo vede rientrare a pieno titolo nella categoria dei soggetti connotati da pericolosità sociale “qualificata”. Contestualmente, da approfondite indagini economico-patrimoniali, i finanzieri hanno accertato un’evidente sproporzione tra il valore del patrimonio accumulato nel tempo dal proposto e le fonti di reddito lecite a questo riconducibili, che ha consentito all’autorità giudiziaria di sottoporre a vincolo patrimoniale un appezzamento di terreno ubicato in provincia di Vibo Valentia e due fabbricati di pregio ubicati in provincia di Bologna, per un valore stimato in complessivi un milione e 300mila euro.
Il decreto emesso dal Tribunale nell’ambito del procedimento di prevenzione scaturisce, quindi, da una preventiva valutazione del profilo criminale dell’interessato che lo vede rientrare a pieno titolo nella categoria dei soggetti connotati da pericolosità sociale “qualificata”. Contestualmente, da approfondite indagini economico-patrimoniali, i finanzieri hanno accertato un’evidente sproporzione tra il valore del patrimonio accumulato nel tempo dal proposto e le fonti di reddito lecite a questo riconducibili, che ha consentito all’autorità giudiziaria di sottoporre a vincolo patrimoniale un appezzamento di terreno ubicato in provincia di Vibo Valentia e due fabbricati di pregio ubicati in provincia di Bologna, per un valore stimato in complessivi un milione e 300mila euro.
Nel 2014, l’uomo fu raggiunto da analogo provvedimento di confisca emesso dall’autorità giudiziaria felsinea, che aveva attinto diversi dei beni colpiti dall’odierno provvedimento, poi annullato dalla Corte di Cassazione, che aveva sancito la competenza della Procura della Repubblica di Catanzaro.